Birmania, riprese le proteste dei monaci

di Angela Oliva

monaci buddistiRANGOON. Stamattina nella città di Pakokku, circa 500chilometri a nord ovest di Yangoon, sono tornati in strada i monaci birmani. Un corteo di circa duecento persone che non si sono arrese ed hanno ripreso a manifestare contro il regime militare.

E’ incerto se questa manifestazione avrà un seguito, intanto il 3 novembre inizierà la seconda missione in Birmania dell’inviato speciale dell’Onu. Intanto, il governo militare del Myanmar ha annunciato di aver liberato sette membri della Lega per la Democrazia, il partito di Aung San Suu Kyi, fra cui il portavoce del partito. “Essi – ha precisato la Lega, annunciandone la liberazione – erano stati arrestati e detenuti per oltre un mese a seguito della protesta”. Il rilascio dei sette precede una nuova visita dell’inviato speciale Onu Ibrahim Gambari, che tentera’ di trovare un punto d’incontro fra la giunta e le forze democratiche. Il partito di opposizione, dal canto suo, chiede la liberazione di tutti coloro che sono stati arrestati inutilmente nelle manifestazioni di settembre. Il governo birmano ha dichiarato che i morti, in questi due mesi, sono stati solo dieci, ma fonti europee parlano di cifre molto più elevate.

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