In 2400 non pagano l’acqua

di Redazione

FontanaCASALUCE. È un bene primario e ogni nucleo familiare di Casaluce ne farebbe uso. Eppure l’acqua, quella potabile fornita dal gestore della rete idrica, la società Napoletanagas, almeno ufficialmente, risulta essere, in questo paese di più di diecimila anime, un privilegio di pochi.

Su 3500 famiglie, sono soltanto 1100 quelle che finora hanno stipulato un regolare contratto di fornitura dell’acqua. Appena il 31 %. Molto elevata la percentuale dei contribuenti, che evadono la tassa relativa all’approvvigionamento e allo smaltimento delle acque reflue. «La Napoletanagas sostiene che gli ultimi ruoli emessi per il pagamento risalgano al 1990 , ossia a ben 17 anni fa», informa il commissario prefettizio, Nicola Auricchio. Ma se 1100 unità familiari, in regola o non con le tasse, almeno rientrano fra gli utenti riconosciuti, gli altri 2400 da dove prendono l’acqua? La risposta è di facile deduzione: alcuni sono abusivamente allacciati alla rete, mentre altri prelevano l’acqua da pozzi privati, nella maggior parte dei casi non autorizzati dalla Provincia, così come invece prevede la normativa che disciplina l’utilizzo delle acque sotterranee. «Da una stima sommaria, si può sostenere che circa il 90% dei pozzi siano abusivi – aggiunge Auricchio- non a caso, proprio qualche mese fa abbiamo invitato i cittadini a mettersi in regola, attraverso la possibilità di dichiarare il prelievo dell’acqua dal sottosuolo, entro il prossimo 31 dicembre». Un dramma, quello dell’evasione fiscale, che si aggiunge ai rischi per l’uso di acque non controllate e, nella maggior parte dei casi, non sottoposte ad alcun trattamento di potabilizzazione. Per avere un’idea più dettagliata della situazione reale, sarebbe utile un censimento, da effettuarsi attraverso un’attività ispettiva. «Ma i tecnici della Napoletanagas – fanno sapere i commissari straordinari – hanno riscontrato difficoltà notevoli ad entrare nelle abitazioni; per quanto riguarda, la ricognizione dei pozzi, invece, non è escluso che, a breve, la Provincia si metterà al lavoro per individuare le irregolarità». Intanto, nelle prossime settimane, a tutti i casalucesi, giungerà la bolletta delle acque reflue, relativa all’anno 2002. I calcoli sono scaturiti, prevedendo un consumo approssimativo di 68 metri cubi ad abitante. Per incentivare i cittadini a mettersi in regola, sarà istituto, presso il municipio, uno sportello ad hoc, che si avvarrà della presenza dei tecnici della Napoletanagas. Un modo per favorire le famiglie che, ravvedendosi, vogliano finalmente stipulare un contratto.

Il Mattino (ALESSANDRA TOMMASINO)

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