Parcheggi: cӏ differenza tra abusivi e legali?

di Redazione

parcheggiAVERSA. Essere vessati dal parcheggiatore abusivo o essere tartassati da quello legalizzato che differenza fa? Prima che sia troppo tardi, poniamo questa domanda ai nostri cari amministratori comunali e restiamo in attesa di risposte.

La nuova gara per la gestione delle aree di sosta non è ancora stata pubblicata che già si parla d’aumenti del 50%. Avete letto bene: “Cinquanta per cento”.

In alcune zone del centro, il parcheggio potrebbe passare da un euro ad un euro e cinquanta centesimi l’ora. Ma dove stiamo a Parigi? Certo anche noi abbiamo la Tour Eiffel, ma è fatta di sacchetti pieni d’immondizia, perciò non montiamoci la testa. Evidentemente, come per altri settori, che non elenchiamo per ovvie ragioni, l’affare è stato “fiutato”. I cani da caccia dei soldi facili hanno sentito l’odore dell’automobilista “preda inerme” e già stanno ringhiando preparandosi a spolparsi le ossa di chi “si ostina a prendere l’auto”, come direbbe qualche raffinato cultore della passeggiata a tutti i costi. Anche se, di solito, chi parla così, per usare un simpatico eufemismo, “non ha un ca…volo da fare” dalla mattina alla sera.

Come se non bastasse, poi, si parla di aumentare i posti a pagamento. Passeranno da poco più di 900 ad oltre 1600 posti auto delimitati dalle famigerate strisce blu. Non c’è che dire: un bellissimo affare. Mille e seicento euro l’ora (media per difetto) per almeno dieci ore (sempre per difetto) fanno la bellezza di 16.000 euro il giorno per 300 giorni (arrotondiamo per difetto) fanno un totale di 4 milioni e passa d’euro l’anno.

A queste vanno aggiunte le multe, che sempre a garanzia del cittadino, saranno comminate “a vista”, in altre parole, senza neanche il fastidioso bigliettino che ti avvisava di regolarizzare il grattino scaduto o mai messo. Per completare questa sinfonia di “piccioli tintinnanti” dobbiamo aggiungere il costo del carro attrezzi e il pagamento della sosta nel parcheggio giudiziario. All’anima della finanziaria. Questo sì che è un “tesoretto”. Naturalmente tutto questo è fatto per il bene del cittadino.

L’aria pura e frizzantina del centro d’Aversa mal si presta ad essere insozzata dagli scarichi delle auto di quei “cattivoni degli automobilisti”. I gas di scarico non ci farebbero gustare la fragranza tipo “Eau de carogne” sprigionata dalle tonnellate di mondezza presenti ad ogni angolo di strada.

E poi, in vista dell’apertura del Centro Commerciale, che senso ha favorire quei pazzi sciagurati che ancora s’incaponiscono a fare compere in centro? Il commercio potrebbe rinascere e sarebbe un bel guaio. Sulla crisi dei commercianti del centro storico sono in molti a guadagnarci.

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