Omicidio Santulli, l”assassino condannato a risarcire una lira

di Redazione

 AVERSA. Dopo anni di incertezza processuale, Ludovico Santagata è stato riconosciuto dalla Corte Suprema di Cassazione, definitivamente, l’assassino di Cinzia Santulli.

L’omicidio fu consumato il 24 novembre 1990 da Santagata che introducendosi nell’appartamento della vittima ne aveva brutalmente causato la morte con 41 coltellate. L’ultimo grado di giudizio, a sentenza pubblicata, ha messo la parola fine a quello che è stato definito dalla cronaca il “giallo di Aversa”. Si è così conclusa la storia che si trascinava da 17 anni con il procedimento 17457/2007 della sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione di Roma alla quale era ricorso Ludovico Santagata. Infatti, dopo le sentenze assolutorie del Santagata, per insufficienza di prove, pronunciate in primo e secondo grado, i fratelli Paolo e Raffaele Santulli chiesero al pubblico ministero di ricorrere al terzo grado penale, cioè alla Suprema Corte di Cassazione, non consentendo la vigente normativa italiana la possibilità alla parte offesa di poter agire direttamente. Purtroppo la Corte di Assise di Appello di Napoli rigettò la richiesta proposta dai familiari di Cinzia Santulli. Pertanto, l’unica possibilità che rimaneva per fare “giustizia” dell’omicidio di Cinzia era, per i fratelli Santulli, ricorrere alla Suprema Corte esclusivamente per fini civili. Richiedere cioè, come parti offese, un risarcimento per il danno subito. La prima sezione penale della Cassazione si pronunciò per un nuovo processo. Purtroppo la sentenza, R.G.695/99, emessa, l’8/5/2002, dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere, sezione distaccata di Aversa, pur riconoscendo Ludovico Santagata responsabile dell’omicidio di Cinzia Santulli, potè condannarlo esclusivamente al risarcimento di “una lira”, così come richiesto dai familiari. Contro questa sentenza, che lo riconosceva inequivocabilmente come l’assassino di Cinzia, il Santagata ha proposto l’ultimo ricorso possibile. Il processo si è appena concluso ed ha chiuso una volta per tutte questa terribile e grottesca vicenda, Santagata è stato condannato dalla Suprema Corte perchè colpevole dell’assassinio di Cinzia Santulli ma, grazie al lacunoso codice di procedura penale italiano, resterà in libertà pagando solo una lira di risarcimento. Oggi Santagata frequenta ad Aversa la Facoltà di Ingegneria dove, sembrerebbe, abbia dimostrato più volte il grado di pericolosità sociale molestando una docente della Facoltà. Inoltre, da tempo, è in cura presso il centro di igiene mentale dell’Asl Ce/2, per cui chiara sembrerebbe la pericolosità sociale dello stesso.

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