Inaugurata la “funivia” aversana

di Redazione

funiviaAVERSA. Finalmente, era ora! La nuova funivia aversana è stata felicemente inaugurata. Uno dei problemi più scottanti della città è stato brillantemente risolto.

Per consentire, infatti, ai candidati del centrosinistra e delle altre liste civiche che hanno partecipato alle ultime elezioni comunali, di trasferirsi con la massima velocità nel centrodestra, guidato dal sindaco Ciaramella, la funivia non poteva essere altro che la soluzione ideale. Non se ne poteva più del traffico infernale che, 24 ore su 24, ingolfa il minuscolo ascensore comunale. Anche se, i candidati trombati e quelli che erano riusciti a racimolare qualche voto, pur di arrivare ad una poltrona, sarebbero stati disposti a scalare l’edificio a mani nude, l’arrivo della funivia ha fatto tirare un sospiro di sollievo a più di una persona. Per la verità, c’era stato qualcuno che aveva suggerito, oltre al collegamento “Monumento ai Caduti/Sala Consiliare”, di costruire anche un’ovovia che collegasse il portone del Municipio con l’interno del Bar Roma (sede di memorabili pre e post Consigli Comunali). ma l’idea era stata scartata per carenza di fondi. Con il sopraggiungere “a fagiuolo” della funivia, il problema può considerarsi definitivamente risolto. Anzi, per meglio dire, si può considerarne risolto almeno il 90%. Appena aperta la porta della cabina, infatti, i Vigili delle Nevi, sempre presenti a bordo, hanno dovuto usare le maniere forti per sedare una rissa scoppiata tra due noti personaggi locali che si stavano azzuffando perché non erano riusciti a mettersi d’accordo su chi dovesse salire per primo. Altra spiacevole grana era scoppiata, quando uno dei passeggeri aveva avuto l’impudenza di tirare fuori un mastodontico sfilatino al prosciutto e, senza offrirlo agli altri, se l’era pappato tutto da solo. Apriti cielo. C’era chi gridava: “Mi spetta la mia parte. Devo dar conto al mio elettorato. Ho bisogno di sostenermi”, qualcun altro minacciava di ricorrere ad una Commissione di saggi per stabilire chi avesse diritto a morsicare il “panozzo”. I più animosi gridavano al complotto. I più inferociti erano disposti a rimettere il loro eventuale mandato nelle mani del primo venuto. Insomma un autentico caos, mitigato solo dalla voce suadente di un’hostess che ad un certo punto ha annunciato: “Ciaramella, prossima fermata, si scende…”.

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