Sicurezza, infiamma la polemica. Ma Amato va avanti

di Redazione

Giuliano AmatoROMA. Non pochi problemi sta creando il piano sicurezza che il governo si appresta a varare. La sinistra radicale si preannuncia sempre polemica nei confronti della maggioranza di cui fa parte.

Ciò nonostante, il ministro degli Interni Giuliano Amato non è disposto a fare marcia indietro, vuole continuare sulla strada tracciata affinché si riesca a dare la massima tutela ai cittadini. “Se fossimo cosí incoscienti da pensare che la sicurezza non è un nostro problema creeremmo le condizioni per una svolta reazionaria e fascista nel nostro Paese”. Così Amato risponde alle critiche della sinistra radicale sul provvedimento. “Se c’è una cosa che un democratico deve saper fare è non svegliare la tigre della reazione”, aggiunge il ministro. La polemica è sorta dopo un’intervista su “La Repubblica” in cui Amato ribadiva il suo orientamento ad attivare un giro di vite per far fronte ai fenomeni criminali nelle aree urbane. Il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha manifestato disaccordo verso il collega, sollevando la questione durante il consiglio dei ministri. Intanto, arrivano le richieste dei sindaci che voglio più poteri per la lotta alla criminalità comune ed organizzata. “Che ai sindaci e alla polizia municipale possano essere assegnate funzioni di polizia giudiziaria è, in determinate situazioni, di qualche utilità”, parole espresse dal sindaco di Bologna Sergio Cofferati che insieme al sindaco di Firenze e presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, hanno partecipato ad un forum insieme al direttore della nazione Francesco Carrasi e il direttore del Resto del Carlino Giancarlo Mazzucca. “Parlo però di pochissimi compiti, definiti con molta precisione, per non cambiare la natura al ruolo dei sindaci”, ha spiegato il sindaco di Bologna nell’intervista. “Non sono contrario a interventi di polizia giudiziaria”, ha continuato. “Giusto che anche i sindaci, in casi limitati, possano fare ricorso a provvedimenti per allontanare alcune presenze indesiderate. Norme precise devono garantire, a italiani e stranieri, che naturalmente siano rispettati i diritti fondamentali della persona. Il foglio di via può anche andare bene. Se posso farlo come la questura, allora ho un problema: bisogna indicare i casi in cui la polizia municipale può intervenire con poteri analoghi a quelli delle forze dell’ordine”. Soltanto nei prossimo giorni si conoscerà tutto il piano di sicurezza che il governo si appresta a varare, e se ai sindaci saranno dati poteri per contrastare la criminalità, dando un input maggiore per la sicurezza dei cittadini.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico