Rientrano in Italia agenti Sismi feriti in Afghanistan

di Antonio Taglialatela

 Rientrato ieri sera, all’aeroporto romano di Ciampicano, l’agente del Sismi rimasto gravemente ferito in Afghanistan durante il blitz compiuto per liberarlo.

L’uomo, Giovanni D’Auria, di Gragnano (in provincia di Napoli),poco più di trent’anni, sposato con tre figli, è tenuto in vita da un respiratore artificiale. L’altro agente del servizio segreto militare, cinquantenne, anch’egli di origini campane, sequestrato e poi liberato assieme al collega, arriverà in Italia oggi. E’ rimasto ferito ad una spalla e già sottoposto ad intervento chirurgico. Assieme a lui giungerà il collaboratore afgano rapito con i due agenti e rimasto ferito in modo non grave ad una gamba.

Non ci sarebbe mai stato, invece, il quarto ostaggio, contrariamente alla prima versione dei fatti. L’autista, infatti, che si era detto fosse stato sequestrato assieme agli altri tre e poi conteggiato tra i morti nel blitz, sarebbe invece un “traditore” che avrebbe consegnato i due agenti e il collaboratore nelle mani dei rapitori. Ma nessuna conferma ufficiale finora è giunta.

Si esclude l’ipotesi che a colpire gli ostaggi sia stato il fuoco amico, come si vociferava nelle ultime ore. Le forze dell’Isaf riferiscono che il commando britannico-italiano che ha compiuto la missione di salvataggio ha sparato sui rapitori e questi, mentre scappavano sui convogli, si sono rivolti agli stessi veicoli e hanno colpito gli ostaggi. L’Isaf, inoltre, avrebbe le prove che i rapitori erano talebani e non semplici delinquenti.

Intanto, il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha detto che ogni altra missione di salvataggio alternativa si sarebbe rivelata peggiore.

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