Il padre del militare ferito: “Prodi e Berlusconi assassini”

di Antonio Taglialatela

Lorenzo D'Auria (foto Repubblica.it)“Tutti assassini, Prodi e Berlusconi. Questa è la denuncia che avrei da fare”. Così Mario D’Auria, padre di Lorenzo, – l’agente del servizio segreto militare italiano sequestrato in Iraq e che ora è in fin di vita all’ospedale Celio di Roma a causa delle gravi ferite riportate durante il blitz per liberarlo, – si è sfogato davanti alle telecamere di SkyTg24, attaccando senza sconti le istituzioni.

Lorenzo D'Auria con la moglie (foto Repubblica.it)“Mio figlio ormai è morto in Afghanistan, non c’è speranza. Ho fatto il militare anch’io e so che con dei colpi così non si sopravvive”. Parole di ci ha perso la speranza quelle di Giovanni, residente a Gragnano, in provincia di Napoli. Lorenzo D’Auria, 33 ani e con moglie e tre figli piccoli, viveva a Livorno con la famiglia. Un esperto di Afghanistan. Era stato rapito sabato scorso, assieme ad un altro agente del Sismi, che ha riportato ferite più lievi. “Mio figlioè un ragazzo, perché con tanti generali hanno mandato lui?”, ha detto ancora il padre.

“Lui l’ha scelta quella vita a 17 anni, ma io sono sempre stato contrario anche se non gliel’ho mai mostrato. Come si fa a mandare un ragazzo così alla frontiera dove vendono le armi? Non sappiamo neanche cosa facevano, per il senso del dovere non diceva mai niente, neanche agli amici più cari. Andavano a fare incursioni alla frontiera, perché i servizi segreti dovevano scoprire se le armi passavano di là, per fare contento Bush che commercia le armi”. Per il ministro della Difesa, Arturo Parisi, quelle di Mario D’Auria sono parole “giustificate dal dolore”. “Avendo parlato a lungo con persone che lo conoscono e lo amano – ha aggiunto il ministro – posso solo dire che della missione a lui affidata il suo ragazzo era pienamente consapevole e fiero”.

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