Campagna shock contro l”anoressia

di Redazione

il manifesto shock di Oliviero Toscani contro l'anoressiaOliviero Toscani promuove una campagna mediatica contro l’anoressia. Il corpo di una ragazza nuda, del peso di appena 31 chili, campeggia, da oggi, nelle principali strade delle grandi città italiane.

La drammatica foto, com’è nello stile dell’autore, ha già infiammato gli animi di chi è pro o contro questo tipo di provocazione. La scelta di una data coincidente con la settimana della moda di Milano, per il lancio della campagna “No anoressia”, ha dato il via ad ulteriori accese discussioni, coinvolgendo stilisti, modelle e addetti ai lavori. Visto che la volontà di Toscani era di attirare l’attenzione di tutti i media su una delle maggiori tragedie silenziose del nostro tempo, si può già affermare che l’obiettivo sia stato ampiamente raggiunto.

Un quotidiano riporta il manifesto shock di Oliviero Toscani contro l'anoressiaLa cosa che più sconvolge è che, appena due giorni fa, è stata eletta Miss Italia una ragazza manifestamente sotto peso. Talmente magra da attirare le ire delle altre concorrenti più in carne, in particolar modo di una delle rappresentanti campane, che ha rinfacciato alla Giuria Tecnica di premiare errati modelli di bellezza, causa principale dei casi d’anoressia nel mondo occidentale. Falsi miti di bellezza che, ogni anno, pensate, causano oltre due milioni di malati solo in Italia, ed il numero è in costante crescita. Le gravissime responsabilità del mondo della moda, dello spettacolo, della pubblicità e soprattutto della televisione sono sotto gli occhi i tutti. Proporre alle ragazze modelli di successo basati esclusivamente sulla bellezza fisica e sulla magrezza assoluta è un’assurdità, nonché una vera e propria istigazione al suicidio.

Di recente ho assistito ad un documentario su un canale privato dove un uomo di colore, magro come un chiodo, ricorreva ad un delicato intervento di chirurgia plastica per farsi “scolpire gli addominali”. Mandare in onda questi programmi ritengo sia un atto criminale. I responsabili del lavaggio del cervello, al qual è sottoposta la popolazione ogni giorno, per pure ragioni di profitto, meriterebbero una durissima punizione. Gli effetti più devastanti sono quelli derivanti dall’anoressia e dalla bulimia. Ci sono effetti meno pesanti, legati alla monomaniacale fissazione che, buona parte della popolazione, ha per la forma fisica e la magrezza, da ottenere a tutti i costi. Anche a rischio della vita.

Fare una vita sana è consigliabile per le ragioni che tutti sanno. Correre, però, per chilometri, massacrandosi in palestra, sottoponendosi, poi, ad indicibili privazioni per assomigliare a Brad Pitt o a Nicole Kidman non credo abbia molto senso. Se, poi, come in molti fanno, si attuano dei comportamenti totalmente incompatibili con la vita sana ed il fisico da macho o da pin-up, il poco senso scompare del tutto. Mi riferisco a quelli che si fumano un’intera piantagione di marijuana e poi vanno in palestra, schifati per il rotolino di grasso sui fianchi. A quelli che prima si sniffano un fustino di cocaina e poi vanno a fare ore ed ore di ginnastica aerobica. Oppure quelli che corrono sulle moto, rigorosamente senza casco, come dei pazzi furiosi e, poi, quando vanno al ristorante mangiano l’insalatina senza condimento. E che dire di quei personaggi che mandano in cenere intere piantagioni di tabacco e, poi, fanno gli schizzinosi davanti ad un bel piatto di pastasciutta. Se fa il fanatico della vita sana e della forma fisica chi non ingurgita ettolitri d’alcool, evita di avere rapporti sessuali non protetti o usa sempre la cintura di sicurezza, lo posso pure concepire, ma che facciano i maniaci del fitness persone che si comportano in maniera sconsiderata mi sembra proprio una stridente contraddizione.

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