Attento Beppe, sono scesi in campo i “poteri forti”

di Redazione

immagine del V-DayQuello che sta accadendo in questi giorni, in Italia, ha dell’incredibile. Per la prima volta, da quando esiste la parola “democrazia”, una casta d’intoccabili (loro si ritengono così) reagisce alle accuse ed alle legittime rimostranze, provenienti da milioni di cittadini, con una superbia ed un’alterigia degne di una Maria Antonietta.

Nell’Italia democratica del terzo millennio si ripresentano tematiche del tutto consimili a quelle che, nel lontano passato, hanno caratterizzato l’inizio di sommosse popolari generate dall’oppressione d’orrende dittature su popoli inermi. Ora come allora, una casta di “semidei”, tanto la loro vita si distingue profondamente da quella dei semplici cittadini, si sente investita da una sorta di “sacra missione da portare a termine a qualsiasi costo”. Questi iper privilegiati, con l’atteggiamento tipico di chi vive in maniera diametralmente opposta a quella di gran parte della popolazione, sordi a qualsiasi richiamo, impermeabili a qualsiasi critica e con sommo disprezzo per chi li ha votati, continuano imperterriti ad andare per la loro strada, infischiandosene di tutto e di tutti. Non sono bastate decine d’inchieste dell’Espresso, non sono bastati centinaia di migliaia di manifestanti al V-Day, non sono bastate le centinaia di migliaia di firme raccolte, per modificare il loro atteggiamento, per scuotere la loro coscienza, ammettendo che n’abbiano ancora una. Incredibile. In qualsiasi altra parte del mondo civilizzato la Casta avrebbe preso in seria considerazione quanto dalla piazza era loro contestato, in Italia, no! Anzi, rilanciano minacciando pubblicamente Grillo di essere un terrorista.

Che buffonate. Chi lascia senza soldi per la benzina le auto di polizia e carabinieri, scarcera migliaia di criminali incalliti, vive con stipendi da favola, compra attici da 4 milioni d’euro pagandoli quanto un monolocale in periferia, ha il coraggio di accusare un comico d’essere terrorista perché “li manda a fare in culo”. Ma bisogna proprio avere una faccia di bronzo. Il problema, però è serio. La minaccia, ovviamente, non grava direttamente su Beppe Grillo. Ne farebbero un martire, con tutte le conseguenze del caso. I larvati avvertimenti del tipo: “Finiscila, altrimenti qualcuno potrebbe sfruttare l’occasione per premere il grilletto e far fuori qualcuno di noi” devono, purtroppo interessare persone meno esposte a livello mediatico di Grillo. Qui c’è veramente da temere il peggio. Non perché realmente uno dei “seguaci” possa premere il grilletto. Ridicolo solo pensarlo. Tra l’altro, sarebbe un perfetto idiota perché creerebbe un altro martire intoccabile e incriticabile. Di fatto, distruggerebbe tutto quello costruito dal comico genovese fino ad ora. Il pericolo reale è che, i Super Potenti, quelli che stanno al di sopra della Casta, per difendere i loro “esecutori d’ordini” potrebbero essere tentati di sacrificarne uno per salvarli tutti. Non sarebbe la prima volta che questo accade.

Spero, perciò, che i magistrati e le forze dell’ordine, attenti sicuramente più di noi, a certe affermazioni televisive o fatte a mezzo stampa, intensifichino le attività di “intelligence” per scovare chi all’interno dello Stato, al di sopra dello Stato o al di fuori dello Stato agisce nell’ombra affinché tutto rimanga esattamente com’è: uno schifo!

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