Anziano che rubava nel supermarket: è una bufala

di Redazione

La notizia era stata riportata dall'Unione Sarda, che ha chiesto scusa e avviato un procedimento disciplinare verso il giornalista responsabileE’circolata, nei giorni scorsi, la commovente notizia – riportata dal quotidiano L’Unione Sarda – di un anziano che aveva rubato e nascosto sotto la maglietta un pezzo di pane ed uno di formaggio. Scoperto dalla cassiera, l’anziano sarebbe poi scoppiato in lacrime.

La cassiera l’avrebbe poi perdonato, e avrebbe organizzato una colletta a favore del povero signore. E qui, tutti a commentare la notizia, verosimilmente credibile: l’euro ci ha ridotti tutti alla miseria, non si riesce più a tirare avanti, e questa è una vicenda esemplare che fotografa esattamente lo stato attuale delle cose. Peccato che, al momento dell’individuazione del pover uomo, anche il comune di Cagliari, mobilitatosi appositamente per sostenere l’anziano, non ha trovato nessuno. Come mai? La notizia era una bufala, a dispetto degli ulteriori dettagli con cui anche i media nazionali avevano arricchito l’episodio. L’Ordine dei Giornalisti della Sardegna ha aperto un’inchiesta sul caso.

Il Video del 25 settembre 2007

“Chiediamo scusa ai lettori – recita una nota del quotidiano sardo– e per difendere la credibilità di tutta la redazione e la serietà e correttezza che hanno sempre contraddistinto L’Unione Sarda, l’Azienda ha deciso di avviare nei confronti del giornalista responsabile il procedimento disciplinare previsto dalla legge, riservandosi di adottare i provvedimenti adeguati alla gravità del caso”. “La vicenda, anche al di là dell’accertamento delle singole responsabilità di iscritti all’Albo, interroga tutti i giornalisti e impone – sottolinea una nota – una risposta chiara ai lettori. Perché mette in evidenza un rilassamento rispetto a una delle regole ferme della professione: l’obbligo di attenersi alla verità sostanziale dei fatti attraverso la verifica preventiva delle notizie. In un momento in cui la professione giornalistica è sotto attacco da più parti, una notizia falsa provoca un danno gravissimo mettendo a rischio proprio la credibilità e il ruolo dell’informazione”. Insomma, le difficoltà per chi percepisce stipendi o pensioni così esigue, restano. E il fatto che la notizia sia falsa, non credo debba rappresentare un motivo di leggerezza nell’affrontare problemi seri come questo. Se ci abbiamo creduto tutti – me compreso – questo significa che le probabilità che un evento del genere accada sono alte, e il gesto stesso comprensibile. L’autore della notizia avrebbe potuto attendere ancora un po’, prima di pubblicarla. Con i tempi che corrono, non è detto che un caso del genere non possa verificarsi autenticamente.

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