Aumento dei prezzi, in onda la disperazione su Radio Caserta Nuova

di Redazione

Ferdinando Palumbo, responsabile provinciale Ugl per il settore Alimentaristi CASERTA. L’aumento di tariffe, prezzi e libri scolastici che i cittadini hanno riscontrato al ritorno dalle vacanze è l’argomento più trattato dagli abitanti della provincia di Caserta in questo ultimo scorcio d’estate.

La discussione è seria poiché riguarda il benessere delle famiglie, un benessere già seriamente minato negli ultimi anni dall’avvento dell’Euro e dalla vertiginosa impennata dei prezzi nel mercato immobiliare. Capita così, che anche un palinsesto radiofonico dedito primariamente all’intrattenimento, quale è Radio Caserta Nuova, decida di affrontare la tematica in maniera seria, aprendo un dibattito pubblico e dedicando alla discussione una intera trasmissione. Giovedì sera il moderatore Mimmo Testa ha messo assieme alcune personalità della provincia ed ha provato a fare il punto della situazione. Ferdinando Palumbo, responsabile provinciale Ugl per il settore Alimentaristi intervenuto telefonicamente, ha sostenuto la necessità di creare tavoli di trattativa che lavorino ad oltranza : “E’ necessario vigilare su tutte le filiere dei generi di prima necessità e capire se gli aumenti sono giustificabili, bisogna stringere un patto sociale per rilanciare i consumi. Politici ed imprenditori – ha spiegato il sindacalista – devono comprendere che i lavoratori sono disperati, il governo non deve soltanto proclamare la concertazione, se crede davvero in questo metodo deve adoperarsi affinché venga messo in atto. Vanno eliminate disfunzioni, sprechi e privilegi. Bisogna inoltre intervenire sui salari, poiché è quella la vera emergenza nazionale. E’ inaccettabile che in un paese come l’Italia gli stipendi siano prossimi alla soglia di povertà. La Ugl manifesterà presto”. Dello stesso segno la dichiarazione del dottor Alessandro Tartaglione, assessore all’istruzione del Comune di Marcianise, il quale sollecitato dal conduttore ha rincarato la dose criticando il continuo cambiamento dei testi nelle scuole, colpevolmente perpetuato dai professori. In conclusione il professor Antonio Miele ha cercato di riassumere la situazione poiché una valanga di telefonate di protesta stava sommergendo la trasmissione.

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