PARETE (Caserta). Nell’ambito dell’assemblea pubblica promossa da Sinistra Democratica e Rifondazione comunista, domenica mattina, in Piazza Berlinguer, è stata allestita una “mostra” fotografica.
Le bellezze immortalate, tuttavia, non avevano a che fare con paesaggi d’altri tempi, né con alcun tipo di espressione artistica. Soggetto: le “bellezze del nostro paese”, in riferimento ironico allo scempio dei rifiuti, che invadono molte delle zone periferiche di Parete, storicamente marginalizzate, ma non solo. Uno dei punti affrontati nel corso del dibattito pubblico, è stato quello dell’immobilismo dell’amministrazione locale, anche dal punto di vista ambientale. In contiguità con il suddetto punto, le foto ritraggono alcune strade sommerse dai rifiuti: anche fuori al cancello dell’edificio comunale è, infatti, possibile vedere come la situazione sia più che disastrosa. Coerentemente con l’approccio della mostra, il segretario di Rifondazione comunista di Parete, Pietro Di Sarno, ha posto l’accento sulla riappropriazione pubblica degli spazi: “Un divieto di accesso può influenzare la cultura di un paese”, ha sostenuto Di Sarno, in riferimento alla centralità di piazza Berlinguer, spesso affollata dai motorini e da auto. Di Sarno si è anche espresso a favore del riutilizzo delle campane per il vetro, che alcune foto mostrano abbandonate in strade di aperta campagna. Ma anche siringhe accanto a cumuli di sacchetti d’immondizia, e tante altre meraviglie: l’emergenza rifiuti non si chiamerà più così perché è ormai diventata una condizione regolamentare. Ma le nostre strade, ormai, faticano ad essere spazi sui quali bisognerebbe, semplicemente, passare.
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