Entra il Pampa e il Napoli batte 1-0 il Livorno

di Redazione

Il Pampa SosaUna partita vissuta al cardiopalma ma alla fine il Napoli la spunta grazie al caparbietà di Roberto Carlos Sosa. Il turno infrasettimanale coincide con il ritorno al San Paolo del Livorno, sconfitto soltanto ai rigori in un mercoledì di Coppa Italia non troppo lontano.

Edy Reja festeggia la sua centesima panchina tra C1, B e A, e lo fa a modo suo con tanta sofferenza e con un’espulsione per proteste. Il tecnico friulano cambia alcuni uomini ma non trasforma l’assetto tattico della squadra. Iezzo è ancora assente, fuori Lavezzi per un affaticamento muscolare al suo posto De Zerbi. Reja tiene a riposo pure Cupi, Grava e Blasi sostituiti rispettivamente da Contini, Garics e Bogliacino. Dunque il Napoli scende in campo con un centrocampo più tecnico e meno robusto. Il Livorno, invece, si schiera con una squadra più prudente e raccolta, mentre in attacco Orsi conta sulla fantasia di Tavano e l’esperienza di Tristan. Gli azzurri partono bene, tenendo il campo ed il possesso ma non si rendono mai realmente pericolosi. Nella prima mezz’ora guadagnano ben nove corner. De Zerbi spazia sul fronte offensivo, il fantasista però non riesce mai a mettere la palla giusta per Zalayeta.

De Zerbi durante la gara di LivornoLa prima occasione buona arriva al ’12 minuto, quando un ottimo Garics crossa un buon pallone per Bogliacino anticipato per un attimo da Emanuele Filippini. Gli amaranto, invece, hanno una buona possibilità al ’20, Antonio Filippini, infatti, scocca un tiro da venti metri che spaventa il pubblico azzurro finendo di poco a lato. Nel finale di tempo il Napoli accelera, al ’34 Gargano sfila a modo suo un pallone sulla mediana e serve Bogliacino che pesca Zalayeta, la pantera azzurra colpisce di sinistro ma il tiro è deviato in angolo. Al ’40 il difensore-bomber Domizzi ci prova dalla distanza ma Amelia è attento e devia in corner. Sul calcio d’angolo lo stesso Domizzi incorna di testa anticipando tutti, il portiere amaranto però fa un miracolo togliendo d’istinto la palla dalla porta. Tre minuti dopo è Garics a sfiorare il gol, infatti il Livorno si chiude tutto dietro la linea della palla, allora il fluidificante austriaco ci prova con un destro da fuori che finisce di poco lontano dal palo.

Nel secondo tempo gli azzurri mettono una marcia in più, si gioca solo nella metà campo toscana, ma il gol stenta ad arrivare. Appena al ‘2 su un angolo battuto da Hamsik Savini spreca una opportunità preziosissima di testa. Al 10′ cross di Bogliacino e destro di Garics che non sorprende Amelia. L’allenatore azzurro, allora, tenta di dare maggior peso al fronte offensivo e mette una seconda torre: al ’18 fuori De Zerbi dentro Sosa. Dopo un minuto dalla sostituzione Morganti espelle Reja per proteste reiterate. Il tecnico del Napoli non è concorde sul fischio dell’arbitro per un fallo di mano fatto da Bogliacino. Le due torri avanti si pestano un po’ i piedi a vicenda, entra perciò Calaiò al posto di uno Zalayeta stremato. Ritorna la coppia d’attacco collaudata dai campionati di C e di B. Senza l’allenatore sulla panchina e quando tutto sembra sia già stato scritto, il Napoli fa uscire il suo carattere e la sua forza. Il pubblico, dodicesimo uomo in campo, continua a incitare e a cantare senza sosta. Sulle note di “dai ragazzi non mollate” inizia il valzer delle occasioni sperperate. Al ‘32 Hamsik serve Garics, cross del giovane esterno dalla destra tiro di Sosa che sfiora la traversa. Tre minuti dopo, assist di Bogliacino ma ancora il Pampa, tutto solo, sbaglia la mira di testa. Poi il Napoli prova a complicarsi la vita, al ’37 Garics fa un retropassaggio ingenuo a Gianello, De Vezze si inserisce rapidamente ma il portiere partenopeo si immola e fa un intervento che vale quanto un gol. Un minuto dopo i partenopei sono di nuovo in avanti, Sosa però, sull’ennesimo cross di Bogliacino, di testa colpisce il palo pieno. Il pallone non vuole proprio entrare!!! Forse sospinto dalle urla e dalla foga dei 40.000 tifosi alla fine la palla gonfia la rete. ’40 Bogliacino mette un altro pallone in area, incertezza di Amelia, fino a quel momento impeccabile, e Sosa ne approfitta colpendo prima il palo e ribadendo poi in rete. Lo stadio diventa una bolgia dantesca dipinta d’azzurro.

Dopo cinque giornate il Napoli è secondo in classifica con quattro punti in più del Milan: una situazione inimmaginabile nel precampionato. Tra pochi giorni già si rigioca e gli azzurri incontreranno il Genoa esaltato dalla vittoria sull’Udinese. I partenopei hanno l’obbligo di vincere, poiché dopo il match contro i grifoni ci saranno quattro scontri infernali: Inter, Roma, Juventus e Fiorentina. Di questi solo contro la squadra di Ranieri si giocherà al San Paolo.

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

Gianello 6,5, ottima prestazione e non fa rimpiangere Iezzo, fondamentale l’intervento su De Vezze.

Contini 6,5, soffre un po’ la velocità di Tavano, quando l’attaccante livornese è dalle sue parti. Ma il suo fisico da corazziere è importantissimo sulle palle alte.

Cannavaro 6,5, dirige molte bene il tridente difensivo, date le poche iniziative amaranto oggi si permette anche delle sortite in avanti dove avere maggiore tranquillità.

Domizzi 7, non ci sono più parole per le sue prestazioni. Nel primo tempo è anche “l’attaccante” più pericoloso del Napoli, peccato che non abbia trovato il gol.

Garics 7-, fa una prestazione sopra le righe e dimostra di essere uno dei giovani sui quali la società può puntare. Deve solo maturare ed evitare i cali di tensione.

Hamsik 6, nemmeno stasera la sua stella ha brillato, magari ha bisogno di un poco di riposo. Al 38′ st al suo posto Montervino S.V , pochi minuti ingiudicabile.

Gargano 6,5, è un mariuolo sulla mediana. Talvolta sbaglia appoggi e verticalizzazioni ma non cede mai e spesso egli stesso recupera sui suoi errori.

Bogliacino 7, chiamato in causa risponde presente. Fa una prestazione di alto livello e diventa il vero ispiratore della manovra azzurra. I suoi cross sono tanti ed insidiosi per la difesa toscana.

Savini 6, niente riposo per l’esterno sinistro. La sua prestazione come sempre va divisa rispetto alla linea di centrocampo, se sta dietro fa benissimo se sta avanti rallenta il gioco e sbaglia troppo. Si mangia letteralmente un gol di testa su un corner.

De Zerbi 6, svaria su tutto il fronte d’attacco ma i piedi e la testa spesso non lo assistono. Al ’18 s.t entra Sosa 7,5, un solo aggettivo: decisivo. La sua entrata cambia la gara.

Zalayeta 6,5, quando gioca accanto a De Zerbi è il solito importante riferimento per l’attacco. Ma dopo la sostituzione del fantasista bresciano ha difficoltà a convivere con il Pampa. Al ’29 st gli subentra Calaiò 6,5, dà un contributo importante giocando da seconda punta. Fa i movimenti giusti per Sosa, di certo l’intesa tra i due è un dato di fatto.

Reja 6,5, questa non era una gara facile. Il tecnico è stato bravo a fare un po’ di turnover e a non sconvolgere gli assetti ed il gioco della squadra. Vuole dimostrare che nessuno dei giocatori è un titolare sicuro, il lavoro in settimana e le partite sono il campo di prova. Rischia molto a mettere Sosa ma il numero 9 argentino gli dà ragione.

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