Ecco le rotonde, rivoluzione traffico a Casal di Principe

di Redazione

Casal di PrincipeCASAL DI PRINCIPE. Più che un paese di provincia il traffico veicolare lo fa sembrare una caotica città industrializzata. A Casal di Principe percorrere Corso Umberto I è un’impresa. Oltrepassare l’incrocio che da via Roma si immette su via Vaticale, vista l’assenza della segnaletica e il non rispetto delle più elementari nozioni di scuola guida, vuol dire sperare nella bontà di qualche guidatore ed esorcizzare il rischio di qualche tamponamento per non aver visto l’indicatore di direzione in realtà rimasto spento.

Una giungla urbana che l’assessore comunale Pasquale Iavarazzo delegato alla viabilità e alle infrastrutture, ha ora deciso di trasformare in qualcosa di simile ad una cittadina svizzera. «A soli tre mesi dalle elezioni che – spiega Iavarazzo – diventano ancora di meno se si tiene conto della pausa estiva, abbiamo deciso di non attendere i grandi finanziamenti e di non perderci in chiacchiere ma di rispondere alle aspettative dei casalesi con dei fatti anziché con le parole». «Come prima cosa – annuncia l’assessore – provvederemo a mettere in sicurezza la circumvallazione che da Casal di Principe porta a Villa Literno e a Villa di Briano, diventata scenario di continui incidenti automobilistici e a volte anche molto gravi. Realizzeremo delle rotonde in grado di limitare l’incosciente velocità della corsa». «Su corso Umberto I – continua l’amministratore – il senso di marcia sarà invece, del tutto cambiato: chi vorrà scendere per via Roma e dunque recarsi a San Cipriano D’Aversa dovrà obbligatoriamente transitare per via Vaticale. Nella modalità di parcheggio irrispettoso, metteremo invece, ordine introducendo gradualmente, la sosta a pagamento, soprattutto in piazza Barone e davanti agli esercizi pubblici». Una sperimentazione che è già stata avviata nei limitrofi comuni di Casapesenna e San Marcellino e che a breve dovrebbe partire anche a San Cipriano d’Aversa e a Villa Literno. «La buona pratica cittadina – conclude Iavarazzo – non può però essere imposta ed è per tale ragione che vorrei poter riqualificare il parco Don Peppe Diana dotandolo, principalmente per i bambini e gli adolescenti, di una segnaletica stradale verticale ed orizzontale che li abitui a fermarsi, ad attraversare le strisce pedonali, a dare la precedenza e a rispettare i divieti». Come a dire una sorta di gioco che farebbe interiorizzare la regola a poco a poco, assicurando fin da subito la futura ottemperanza della legge.

Il Mattino (TINA CIOFFO)

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