Ai domiciliari il liberiano che uccise la piccola Annalisa

di Redazione

 CASTELVOLTURNO (Caserta). A Roy Jacobson, il liberiano di 31 anni che lo scorso 12 agosto, mentre guidata sotto l’effetto di stupefacenti, travolse un’auto su cui viaggiava la famiglia Filippone, uccidendo la piccola Annalisa di soli tre mesi, sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Il liberiano è tornato a casa dalla moglie, una nigeriana di 28 anni, e dalle due figlie, Vanessa e Luna.Assieme alla sua famiglia ora rischia un provvedimento di espulsione. L’accusa a carico del trentunenne extracomunitario è di omicidio colposo. Il 12 agosto, lungo la statale domitiana, all’altezza del ponte di Castelvolturno, sotto l’effetto di un potente mix di cocaina e anfetamina, mentre era alla guida della sua Nissan Micra, Jacobson si schiantava contro una Fiat Punto su cui viaggiava la famiglia Filippone, di Napoli. La neonata moriva sul colpo, mentre si feriva gravemente la sorellina Angela di 3 anni. Feriti anche i genitori, Ciro Filippone e Grazia Maiellaro, un’altra sorella di 5 anni, Raffaella, e la cugina di 16. Il liberiano, che dall’incidente riportava lesioni di poco conto, veniva invece ricoverato all’ospedale di Aversa, piantonato dai carabinieri. Dalle analisi tossicologiche risultava che era sotto l’effetto di un potente mix di cocaina e anfetamine. Stando alla ricostruzione delle forze dell’ordine, sarebbe sua la colpa della tragedia: con la sua auto avrebbe invaso l’altra carreggiata su cui viaggiava la Punto. Jacobson, 31 anni, conta precedenti per spaccio di droga, era già stato fermato in diversi controlli tra Mondragone, Caserta e Crotone. Intanto, a Castelvolturno cresce l’allarme sicurezza. Il comandante della polizia municipale, Vincenzo Cassandra, riferisce che oltre l’80% degli extracomunitari viaggia in auto senza assicurazione, documenti e addirittura senza patente.

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