Una settimana in memoria di Don Peppino Diana

di Redazione

Don Peppino Diana AVERSA. “Settimana dell’Impegno e della Memoria”: questo è il nome della manifestazione che si svolgerà ad Aversa dal 20 al 26 ottobre in memoria di Don Peppino Diana e di tutte le altre vittime della nostra martoriata terra.

Iniziativa organizzada da Associazione Culturale Scaramouche, Associazione Culturale Accademia Italiana Domenico Cimarosa, Associazione Fotografica Fotosciò, Comitato Don Peppe Diana, Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie.

Di Don Peppe resta uno scritto ancora oggi attualismo, Per amore del mio popolo non tacerò, diffuso nel Natale del 1991 in tutte le chiese di Casal di Principe e dell’agro aversano. Il documento è un atto pastorale di denunzia contro la criminalità organizzata locale, che impedisce da secoli lo sviluppo pacifico di vaste aree del Mezzogiorno.

Il 19 marzo 1994 Don Peppino Diana viene barbaramente ucciso dalla camorra alle otto del mattino, nella sacrestia della sua parrocchia, mentre veste gli abiti talari prima della funzione.

La manifestazione di ottobre, tuttavia, non è ripiegata su questo tragico passato, ma coniuga sin dal nome la necessità di non dimenticare con l’urgenza di impegnarsi per cambiare. E il cambiamento inizia, secondo gli organizzatori, con l’intenzione di coinvolgere altre associazioni, intellettuali, singoli cittadini, tutte le forze attive di un territorio che troppo spesso sconta l’individualismo e la disgregazione.

Numerosi sono i partner che già hanno aderito all’invito Libreria Quarto Stato, magazine Fresco di Stampa/Associazione Venticinqueaprile, I.D.F. Itinerari della Fede, A.G.E.S.C.I Gruppo Aversa 2, Cioccolateria Oliva s.r.l., Soleluna di Anna Oliva, Nicola Caterino, Contact Web Agency s.a.s.. I luoghi in cui si svolgerà la manifestazione saranno l’Ex macello di Aversa, il Teatro Scaramouche e il Teatro Cimarosa.

Tra le attività: una mostra fotografica e di pittura dedicata a don Giusepe Diana e non solo, con opere che richiamano il pensiero e l’azione del sacerdote e di altre vittime casertane della malavita organizzata. La mostra sarà aperta per l’intera durata della manifestazione e saranno invitati alla visita gli studenti delle scuole aversane; e poi proiezione a ciclo continuo di cortometraggi riguardanti la figura di don Peppe Diana e di minispot realizzati da studenti della Regione Campania, inerenti l’impegno culturale e civile, nell’ambito del IV Premio Letterario Don Peppe Diana.

Sul palco, invece, assisteremo all’opera teatrale Terra di Lavoro, reading e performance a cura dell’associazione Scaramouche, allo spettacolo teatrale “Ass’ e MArz”, con testo e regia di Giovanni Granatina, opera teatrale per Don Giuseppe Diana in anteprima nazionale.

Infine, uno sguardo penetrante e spietato sulla psicologia del camorrista, con la pièce di Giovanni Meola: “L’Infame”. Tra i filmati d’impegno civile, la proiezione di “Rosso Malpelo”, un film di Pasquale Scimeca inserito nel progetto “Rosso Malpelo liberiamo dalla schiavitù del lavoro i bambini del mondo”, condiviso da Libera – Arci – Cgil – Agiscuola – Mlal Progetto Mondo – Anac e Cisl.

Da segnalare anche la presentazione di un libro su Don Milani, il prete di Barbina. Si tratta del recente volume di Sergio Tanzarella, dedicato ad un momento storico eccezionale di riflessione e impegno civile, caratterizzato da importanti figure: Gli anni difficili. Lorenzo Milani, Tommaso Fiore e le esperienze pastorali. In chiusura, venerdì 26 ottobre, un forum sull’utilizzo dei beni confiscati alle mafie, attività che Libera promuove e difende da tempo in varie parti d’Italia.

E per dimostrarne l’efficacia, in termini di educazione e sviluppo, degustazione di prodotti tipici coltivati sulle terre confiscate ai boss, come dire: “il gusto della giustizia”.

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