Ex Texas, imbarazzo di Ciaramella, commercianti protestano

di Redazione

L'ex area TexasAVERSA. Un terremoto che ha il suo epicentro nell’ex Texas scuote la maggioranza. Un provvedimento del 6 settembre scorso, firmato dal dirigente ai Lavori Pubblici, Gennaro Pitocchi, rilascia alla società Yoric, proprietaria dell’area dell’ex Texas, un’integrazione del permesso a costruire in variante a quello del 2005 che riconosceva per l’area una destinazione industriale.

Come denunciato ieri dalle associazioni dei commercianti, nell’ex Texas, da anni al centro di roventi polemiche, potrebbe nascere un centro commerciale. La prima reazione al provvedimento, la remissione delle deleghe da parte dei due assessori di Fi, Isidoro Orabona e Luciano Luciano, è stata seguita ieri da una riunione organizzata dal sindaco, aperta a maggioranza e stampa.

Tensione palpabile nelle parole di Ciaramella per cui l’atto del dirigente Pitocchi sarebbe “un macigno caduto dal cielo, oltre che un paradosso in contrasto col programma dell’amministrazione”. A tutela delle decisioni del dirigente, che in un primo momento aveva opposto diniego alla richiesta della Yoric di modificare la destinazione d’uso, il comune aveva infatti nominato un avvocato esterno. “In una lettera del 13 settembre, il nostro legale, Giuseppe Somma, che ci sta tutelando nel ricorso al Tar presentato da Yoric, ribadiva l’insussistenza dei presupposti per modificare la destinazione d’uso dell’area”.

Lunedì Ciaramella protocollerà una nota indirizzata al dirigente Pitocchi per chiedere una sospensione o una revoca del provvedimento. Il nodo della questione resta strettamente politico. “Sono riconoscente a Pitocchi per quanto fatto per la città, ma la fiducia in questo modo viene meno perché, data la delicatezza dell’argomento, era assolutamente necessario un passaggio politico”.

Mimmo CiaramellaA chiedere a gran voce le dimissioni di Pitocchi anche i rappresentanti dell’Udc. Per De Gaetano “la revoca e il licenziamento devono essere immediati”. Ma il fronte più caldo è quello che coinvolge Forza Italia, dove i due assessori sono stati attaccati dai colleghi di An secondo i quali le dimissioni sono “segnale di debolezza politica”. Per l’assessore Orabona, nascono invece dalla “necessità di salvaguardare la dignità politica e come espressione del totale disaccordo con il provvedimento di cui non siamo stati assolutamente informati”.

Parole confermate anche dal segretario cittadino di Fi, Nicola Golia, firmatario del precedente progetto relativo all’area industriale: “La nostra adesione all’operato del sindaco è totale. Poi sarà necessario un confronto politico amministrativo a 360°. È grave che il nostro assessore al ramo non sia stato informato dal dirigente”.

Intanto i commercianti annunciano una grande mobilitazione. “Si sta pensando ad un’assemblea generale nel palazzetto dello Sport”, afferma Vittorio Scaringia di “Botteghe del Seggio” secondo cui “il problema nasce perché è stato affossato il Piano di commercio, mentre sono stati già firmati contratti con alcuni commercianti per aprire attività all’interno dell’ex Texas”.

Dura l’opposizione. Per Luca De Rosa dei Comunisti Italiani “si sta perdendo un’altra opportunità per la città per sostenere un gruppo di clientele e poteri ramificati”.

E i negozianti preparano la protesta

Maurizio PolliniSulla vicenda dell’ipermercato all’interno dell’area ex Texas si deve registrare anche una durissima presa di posizione della Confesercenti cittadina con il presidente Maurizio Pollini, contrario all’ipotesi. “L’amministrazione Ciaramella – ha dichiarato l’esponente della Confesercenti che ricopre anche la carica di vicepresidente provinciale – ha sempre millantato una presunta certezza che non si sarebbe mai avuto un centro commerciale nella Texas. Ora ci troviamo di fronte a un atto che ufficializza il contrario. Siamo di fronte ad una decisione che provocherà un disastro economico”. “I commercianti aversani – continua Pollini – si opporranno in qualsiasi modo, anche con azioni eclatanti”. E in questo senso non esclude manifestazioni rilevanti come blocchi stradali, occupazione della sala consiliare e serrata dei negozi. “E se scopriremo che ci sono colpe della Regione Campania, andremo a manifestare anche a Napoli, perché nessuno può prendere delle decisioni così delicate a cuor leggero. Aversa ha un migliaio di negozi tradizionali, che ne sarà di loro?”. Pollini ricorda come l’amministrazione comunale abbia portato avanti “il discorso del Piano Commercio per quattro anni senza giungere ad alcun risultato concreto se non quello di farci trovare davanti all’insediamento commerciale nell’ex Texas, una possibilità che il sindaco aveva sempre negato”. La soluzione, secondo l’esponente della Confesercenti va trovata a livello politico con un tavolo di concertazione che veda presenti tutte le forze politiche, di maggioranza ed opposizione, i sindacati e le forze imprenditoriali.

da “Il Mattino”, domenica 16.09.07 (di Anna Sgueglia e Nicola Rosselli)

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