Area Texas, De Rosa: “Ciaramella mente”

di Redazione

Luca De RosaAVERSA. L’esponente dei Comunisti Italiani, Luca De Rosa, interviene sulla questione dell’area Texas, che oggi ha portato alle dimissioni gli assessori di Fi Orabona e Luciano.

Nell’agosto del 2005, in una città vuota e vacanziera, il sindaco Ciaramella rilascia una concessione edilizia sull’area dell’ex Texas per realizzare un capannone industriale. Denunciamo con forza che lì comincia una speculazione edilizia che porterà alla costruzione di un centro commerciale.

Ciaramella giura e stragiura che non è vero, che dovranno passare prima sul suo corpo. Le speculazioni contemporaneamente aggrediscono la città, devastano il centro storico dove i pollai diventano ville. Inviamo esposti alla magistratura, interveniamo con comunicati stampa, organizziamo convegni pubblici con docenti universitari allarmati ed allibiti. Ma nulla succede. La maggioranza di centrodestra va avanti come un carro armato e modifica Prg e Piano di Recupero del Centro Storico, allarga le maglie della tutela. L’Ingegner Pitocchi, dirigente di fiducia di Ciaramella, allarga a dismisura quelle maglie consentendo abbattimenti, aumenti di volumetrie, variazioni di destinazioni d’uso, devastando irreversibilmente il centro storico, abbattendo gioielli architettonici unici.

Nell’agosto del 2006 cominciano i lavori sull’area ex Texas. Progettista e direttore dei lavori Nicola Golia, segretario di FI e presidente del Cda del GeoEco. Chiediamo di fermare i lavori, denunciamo il palese conflitto di interessi sulla vicenda, preannunciamo che l’amministrazione si appresta a fare una variazione d’uso di tipo commerciale. Nulla, solo Ciaramella che giura, stragiura e rigiura che lì non sorgerà un centro commerciale. Poi comincia la campagna elettorale. Ciaramella continua a giurare, stragiurare e rigiurare che lì non sorgerà un centro commerciale.

Nell’agosto del 2007 l’Ing. Pitocchi, dirigente di fiducia di Ciaramella, rilascia la variazione di destinazione d’uso dell’ex Texas in commerciale. Il cerchio si chiude, maledetto agosto, dovrebbero vietare atti amministrativi nel mese di agosto.

Oggi Ciaramella fa una conferenza stampa in cui dice che non può nulla sulla decisione del dirigente. Ciaramella è un bugiardo, spergiuro per giunta. Pensa forse che con questa farsa delle sue minacce di allontanamento dell’ingegner Pitocchi (senza revocare però gli atti di variazione di destinazione!)possa salvargli l’anima? A noi della sua anima non importa molto. Importa che il blocco di potere e di interessi che in questi anni Ciaramella ha messo insieme sta distruggendo la struttura urbanistica, economica e sociale della nostra città in modo irreversibile.

La rete di interessi clientelari costruiti intorno ad una irresponsabile ed illegittima conduzione dell’ente locale realizzata e garantita da Ciaramella è grande e robusta, raggiunge tutti, i piccoli ed i grandi interessi egoistici:la concessione edilizia che viola le norme, il contributo dato all’amico, l’incarico nel cda di un ente, il posto nel servizio civile, l’incarico temporaneo di netturbino, il contratto a tempo determinato, il paletto per il posto auto. I

nsomma la sistematica svendita dei diritti come favori, la determinazione di un clima generale di illegalità, in cui tutto è consentito e tutti sono complici. Una opposizione che tace, quando proprio non ce la fa a chiudere gli occhi.

In queste condizioni non vi sono le energie sufficienti in città in grado di opporsi con efficacia a tale grumo di potere. C’è bisogno di un intervento esterno che ripristini le condizioni di rispetto delle regole. Senza di esso difficilmente questo grumo potrà essere sciolto. Magari Pitocchi sarà defenestrato, Ciaramella messo in crisi, forse questa amministrazione potrebbe morire sotto i conflitti interni (vedi l’ostilità di Candia e dei commercianti al centro commerciale sull’ex Texas che confligge con gli interessi di costruttori e imprenditori). Tutto questo non cambierà di una virgola il quadro nel quale il blocco di potere ha già un sindaco reale che non è Ciaramella. Un blocco di potere che tutela gli interessi speculativi ed affaristici dei nomi noti di una imprenditoria parassitaria e stracciona che non sa far altro che arricchirsi succhiando il sangue ed il futuro di un territorio, incapace di confrontarsi fuori della cinta daziaria del feudo con la competizione imprenditoriale di una impresa che costruisce reale progresso.

Con Domenico Rosato stiamo lavorando proprio su questi temi, stiamo cercando di fornire un punto di riferimento ad una reale opposizione sociale e politica a questo sistema. Cerchiamo di dare a questa città finalmente almeno un’opposizione vera. Questo è però solo un pezzo del lavoro difficile e faticoso di ricostruzione. Condizione necessaria, ma non sufficiente. Lavoriamo certamente ad un allargamento del fronte di opposizione oltre i confini della nostra area politica, ma senza un intervento delle istituzioni che ripristinino il rispetto delle regole, sarà difficile rimuovere il grumo di interessi e complicità che come un cancro vive nel corpo della città.

Bisogna far presto, la metastasi è in atto.

di Luca De Rosa

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