La sanità americana messa alla berlina da Moore

di Redazione

il film L’uscita in Italia del film inchiesta “Sicko”, del regista Michael Moore, ha scatenato, come prevedibile, i “cani rabbiosi” che, per interesse dei loro padroni, sui mass-media sono sempre pronti ad azzannare chi si occupa in qualche modo dei problemi degli altri.

Quando, poi, si tocca la “sacralità” degli Stati Uniti d’America questi signori, il cui mestiere dovrebbe essere quello di informare la gente, diventano paonazzi dalla rabbia e con la bocca schiumante, “sversano” una serie infinita d’accuse infamanti su chi si è permesso di non osannare tutto quello che riguardi o sfiori in qualsiasi modo gli Usa.

Il film inchiesta di Moore è un viaggio nell’oscena sanità americana. Una sanità che lascia senza alcun tipo d’assistenza decine e decine di milioni di cittadini. La colpa di Moore è, quindi, quella di mostrare gli effetti catastrofici di tale scellerata situazione, mettendo in cattiva luce questo “faro di civiltà senza macchie e senza peccati” chiamato Stati Uniti d’America che in Italia ha una moltitudine di difensori “a priori”. Effetti che, tanto per citare qualche numero, portano nella tomba circa 18mila cittadini americani ogni anno. Una sanità dove ad un operaio, che in un incidente aveva avuto tranciate due dita, è stato riattaccato un dito solo perché l’altro non poteva permetterselo. Una cosa vomitevole! Invece di apprezzare chi fa informazione, compito che spetterebbe anche a loro, rendendoci partecipi di questa triste realtà, lo si combatte con argomentazioni risibili, ma estremamente velenose.

Milioni d’americani sono senza sanità, questo lo sanno tutti, e i “cani rabbiosi” che fanno? Citano un sito dove si afferma che il film in America ha incassato poco. E cosa centra? E chi se ne frega che ha incassato poco, a me sembra che l’unica cosa che dovrebbe interessare è il contenuto del film non l’incasso.

Nel film si ricorda che perfino i volontari che hanno partecipato ai lavori di sgombero delle macerie delle Torri gemelle non si sono potuti curare nelle costosissime cliniche americane e sono stati costretti a rivolgersi alla gratuita ed ottima sanità cubana, e i “cani rabbiosi” che fanno? Citano sempre il solito sito (vorrei vedere chi lo finanzia) che accusa Moore d’essere populista e Fidel Castro un dittatore. Bella scoperta. Bravi. Non lo sapeva nessuno. E poi questa, dalle parti mie, si chiama “darsi la zappa sui piedi”. La più grande democrazia dell’occidente riserva ai propri cittadini un trattamento nettamente inferiore di quello riservato dal regime totalitario castrista al popolo cubano. Ma questo è un autogol! Ma vi rendete conto degli esempi che fanno?

Torniamo al film. Moore fa vedere come le compagnie d’assicurazione fanno di tutto per evitare di curare i malati, come la politica sanitaria americana non preveda sussidi e indennità a chi non è in grado di pagare, come gli ospedali eroghino una pessima assistenza per non spendere troppo, e i “cani rabbiosi” che fanno? Citano ancora il sito cretino, chiaramente prezzolato da chi in America, come in Italia, ha capito che sulla sofferenza della gente ci si può speculare e fare molti soldini. I “cani rabbiosi” forse non sanno che il loro padrone ha fortissimi interessi in cliniche sanitarie private in Italia ed all’estero? Non sanno, o fanno finta di non sapere, che alcuni alleati del loro padrone sono proprietari di alcune delle cliniche più famose (alcune anche tristemente famose) italiane? Non sanno o fanno finta di non sapere che la maggioranza dei pacchetti azionari di almeno un paio delle più importanti industrie farmaceutiche italiane è nelle mani di amici “fidati” del loro padrone? Più passa il tempo, più si rafforza il partito (purtroppo trasversale) di chi vuole affossare il Servizio Sanitario Nazionale. Una realtà che tutti conoscono bene, con problemi e mancanze gravissime, ma con un principio di base che dovrebbe farci sentire orgogliosi d’essere italiani: chiunque, per il solo fatto di esistere, se si rivolge al S.S.N. ha l’assoluta certezza di essere accolto e curato gratis! Ripeto, con tutti gli enormi problemi, con tutte le carenze, gli scandali, gli sprechi, le schifezze… tutto quello che volete insomma, il nostro Sistema Sanitario è ispirato ai principi della democrazia, dell’uguaglianza, della solidarietà sociale, dell’umanità e della carità Cristiana. Gli stessi principi che ispirano quella Carta Costituzionale, una delle migliori del mondo, che questi stessi signorotti tentano disperatamente, da anni, di stravolgere per i loro sporchi interessi. Sono proprio i principi sanciti dalla nostra Costituzione Repubblicana, comuni a tutti gli italiani, che dovrebbero far comprendere a certi signorotti che stanno a Roma che il completamento del progetto di distruzione sistematica della sanità pubblica gratuita a favore di quella privata e a pagamento non si realizzerà mai. Ripeto: mai!

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico