Incendio nel messinese, tre morti

di Redazione

Ancora morte provocata dagli incendiPATTI (MESSINA). L’Italia brucia ancora. Ieri a Patti, nell’agriturismo “Il rifugio del falco”, hanno perso la vita una cameriera, Concettina Scafidi, e due turisti, Costantino Cucinotta e la cognata Lucia Natoli, giudice presso il Tribunale dei minori a Messina.

Si trovavano sul posto per festeggiare il compleanno del marito di Lucia, ricoverato in gravissime condizioni. Una situazione critica, che ha spinto il ministro della Difesa Arturo Parisi a inviare un maggior numero di uomini e mezzi delle forze armate per contribuire alle operazioni di spegnimento. Il rogo ha inoltre provocato 17 feriti, 7 dei quali sono trasferiti a Messina, Catania e Napoli, mentre gli altri 10 sono stati dimessi dall’ospedale di Patti. Un altro uomo, che si trovava nell’agriturismo, ha avuto un informato, anch’esso è ricoverato al nosocomio di Patti, dove ci sono oltre 100 pazienti arrivati in un giorno. Il direttore sanitario ha chiesto l’aiuto della Protezione civile. L’incendio presumibilmente ha origini dolose, anche se la Procura di Patti ha aperto un’inchiesta per stabilirne le cause. L’indagine, coordinata dal procuratore di Patti Roberto Saieva, si concentra su una segnalazione giunta ieri al 112. Nella telefonata anonima siavvisavano i carabinieri che alcuni uomini, scesi da un’auto, stavano appiccando il fuoco vicino l’agriturismo. Dall’alba di stamane la zona è sorvolata dai Canadair della Protezione civile. La situazione è critica anche a ridosso dell’autostrada Palermo-Messina dove all’altezza per l’uscita per Sant’Agata Militello le fiamme alte hanno interrotto la circolazione.

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