I rigori ed il carattere trascinano il Napoli agli ottavi

di Redazione

DomizziNAPOLI. La Coppa Italia si gioca di mercoledì sera, ma il San Paolo non cambia mai e risponde con una cornice di pubblico invidiante, i tifosi vogliono una reazione dopo il terribile esordio in campionato contro il Cagliari. All’inizio della partita la Curva B osserva cinque minuti di silenzio per ricordare la tragica scomparsa del giovane Puerta.

UltràEdy Reja dà spazio a chi non ha giocato domenica contro i sardi, dunque tra i pali Gianello, in difesa il tridente titolare: Contini, Domizzi, Cannavaro; sulla mediana Grava, Blasi, Gargano, Bogliacino e Rullo; mentre in attacco Zalayeta è affiancato dal fantasista De Zerbi. Gli azzurri partono molto bene, tengono completamente in mano il gioco. Gargano si rivela prezioso davanti alla difesa mentre Bogliacino e Blasi dominano a centrocampo. I movimenti dei due attaccanti in alcune occasioni sono pregevoli, De Zerbi non vuole essere ceduto. Il Livorno, invece, si chiude bene e aspetta il varco giusto per il contropiede, in alcune occasioni i livornesi fanno correre i brividi sulla schiena del portiere azzurro. Ma sono imprecisi ed il pallone è sempre fuori dallo specchio della porta. La coppia offensiva del Napoli d’altronde mette costantemente al lavoro il portiere del Livorno, De Lucia, che risulterà uno dei migliori in campo. Gli stessi centrocampisti, in particolare Bogliacino, tentano delle incursioni molto insidiose nei sedici metri avversari. Così la prima frazione si chiude in parità. Al 10′ della ripresa De Zerbi, tra i migliori in campo, si fa espellere ingenuamente per doppia ammonizione (nella prima occasione per proteste e nell’altra per una simulazione). Reja, a quel punto, sorprende tutti inserendo Calaiò al posto di Rullo, il tecnico dimostra di voler imporre, in ogni modo, il suo gioco e il pubblico apprezza la sua scelta. Calaiò e Zalayeta tentano in diverse occasioni di incrociarsi, soprattutto grazie alle capacità dell’uruguayano che spizza ottimi palloni per i compagni. Il palermitano è in grande serata, gli riescono, infatti, anche due colpi da giocoliere che infiammano lo stadio, ( un tacco smarcante con cross poi troppo lungo e una rovesciata che De Lucia mette in angolo). De ZerbiIn dieci gli azzurri giocano e meriterebbero il vantaggio, ma al ’36 su un contropiede fulmineo gli amaranto passano: Tavano parte sul filo del fuorigioco, aspetta l’uscita del portiere e lo infila con un rasoterra. Sulle gradinate cala lo spettro del debutto, un’altra beffa sarebbe dura. L’arbitro inoltre innervosisce la gara parlando poco e fischiando troppo. Sembra proprio la gara contro i sardi. Mancano solo nove minuti, la squadra, però, ha una reazione strepitosa. Lo stesso Montervino, entrato al posto di uno stanco Blasi, fa un ottimo dribbling e sul successivo cross Calaio è anticipato d’un soffio. Al ’43 uno straordinario Domizzi corona la sua ottima prestazione con un diagonale di sinistro che s’insacca in rete. I tifosi esplodono e chiedono a gran voce di andare a Roma per giocare gli Ottavi contro la Lazio.

Il Livorno subisce il contraccolpo. Nei supplementari c’è solo la squadra azzurra almeno sino all’infortunio di Domizzi, che per alcuni minuti esce dal campo. Il Napoli è oramai in 9 ma continua a resistere con Gargano, Montervino e un impreciso Dalla Bona a proteggere la difesa. La stanchezza è palpabile da entrambe le parti. Al rientro del centrale partenopeo l’arbitro fischia la fine. Si decide tutto ai rigori: fatali gli errori di Diamanti (parata di Gianello), Balleri e Tavano. Per gli azzurri un solo errore: quello di Gargano. Quando il campano Tavano tira a lato del palo, la gioia esplode incontenibile. I tifosi si godono una meritata qualificazione e chiedono ai calciatori di festeggiare sotto la curva stracolma. Il Napoli dovrà lottare partita dopo partita per raggiungere una salvezza tranquilla, nel frattempo però il gruppo mostra di avere carattere, un’arma decisiva nell’ultima stagione.

PAGELLE DEGLI AZZURRI:

Gianello 6,5, il portiere è un po’ intempestivo nell’occasione del gol mentre nei rinvii non è troppo affidabile. Durante la gara non è costretto ad esibirsi in grossi interventi, ma di certo è decisiva la sua parata sul primo penalty.

Contini 6, il neoacquisto fa una prestazione discreta ed inizia a intendersi coi due compagni di reparto. Ha fisico e piedi. Merita fiducia.

Cannavaro 6,5, finalmente è tornato insieme a Domizzi, i due danno maggiore sicurezza alla retroguardia, sull’occasione del gol, più che un errore dei difensori, è molto bravo Tavano nel fare il movimento.

Domizzi 7, meno male che c’è lui, la sua partita da centrale è attenta e gli interventi sono tutti precisi. Quando il Napoli è in svantaggio, va a fare il fluidificante di sinistra e gli riesce la magia. Batte il primo rigore da professionista, con una finta che spiazza il portiere.

Grava 6, corre tutta la partita e la manovra azzurra a destra sembra più fluida, ma non riesce ad indovinare il cross smarcante. Grande impegno.

Blasi 6,5 , già con il Cagliari aveva mostrato i muscoli, è un giocatore da A e sulla mediana detta legge, non tira mai la gambe indietro. Può essere fondamentale in questa stagione. Dal 35′ st Montervino 6, gioca per la maglia ed è l’unico insieme a Gianello a festeggiare la vittoria sotto la curva, sfortunato in un’occasione che si era costruito bene.

Gargano 6,5, fa una partita incantevole, a centrocampo è un metronomo che ruba anche i palloni. Peccato che fallisce il rigore.

Bogliacino 6,5, ha tanta classe e un’ottima capacità di inserirsi. Nel primo tempo fa tremare i difensori avversari con tagli veloci in area. Non sbaglia un pallone. Dal 40′ st Dalla Bona 6, entra nel momento peggiore: il suo compito è rompere le trame avversarie ed indovinare la botta da fuori. In un’occasione è sfortunato. Fallisce diversi appoggi, ma batte un rigore preciso, rasoterra e spiazza De Lucia.

Rullo 5,5, non riesce a trovare mai il fondo per mettere un pallone in area, sembra in ritardo nella preparazione o forse ha difficoltà ad abituarsi al gioco. Dal 18′ st Calaiò 6,5, quando fa la seconda punta può esprimere le sue doti migliori: velocità, dribbling e tiro. In coppia con il centravanti uruguaiano può trovare ottimi spazi. Oggi è stato sfortunato in due, forse tre, occasioni. Il rigore lo tira forte, De Lucia intuisce il lato ma non può niente.

De Zerbi 4,5, fa una buonissima partita ma non può mettere a rischio tutto lo sforzo della squadra con due ammonizioni evitabilissime.

Zalayeta 6,5, è il nuovo Sosa, dovrà essere la punta di riferimento, l’ariete. Probabilmente non segnerà molti gol ma ne farà fare ai suoi compagni. Deve solo capire a pieno i meccanismi tattici del fronte offensivo.

All.: Reja 6,5, finalmente spregiudicato e alla ricerca della vittoria a tutti i costi, indovina tutte le scelte a centrocampo, se De Zerbi non incorresse nella doppia sanzione, sarebbero state giuste anche le valutazioni sull’attacco. In dieci irrobustisce il centrocampo con Dalla Bona e Montervino, passa a quattro dietro e rimane con le due punte. Mettere Domizzi sulla fascia a spingere è la mossa vincente.

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