Catastrofe in Asia, alluvioni provocano 1400 morti e milioni di sfollati

di Antonio Taglialatela

Il disastro provocato dai monsoni1400 vittime e 25 milioni di sfollati. E’ la catastrofe di cui è vittima l’Asia, dovuta alle piogge torrenziali monsoniche degli ultimi venti giorni. India, Nepal e Bangladesh i paesi maggiormente colpiti. Solo in India si contano 1103 morti, di cui 250 negli ultimi 11 giorni.

Grave il rischio epidemia per milioni di personeA ciò si aggiunge il rischio di una possibile epidemia di malaria. Già molte persone sono affette da diarrea, dissenteria e febbre. Gli ospedali sono al collasso, mentre gli abitanti dei villaggi lasciati soli a se stessi si sono scontrati con la polizia, disperati e infuriati. 10 milioni di persone sono rimaste senza casa o bloccate nei loro villaggi, con quasi nessuna possibilità di avere cibo e cure mediche. I soccorritori e i membri delle organizzazioni di aiuto lavorano giorno e notte, nell’India nordorientale, per dare assistenza medica e cibo con le limitate risorse disponibili ai tre milioni di persone assediate dalle acque alluvionali. Ieri le Nazioni Unite hanno detto che l’entità del disastro pone i soccorritori davanti a una “sfida senza precedenti”. Nella giornata di sabato le piogge hanno dato tregua alle popolazioni, dopo 11 giorni di precipitazioni continue, ma già nei primi giorni della prossima settimana i monsoni torneranno a farsi sentire con il loro carico di pioggia. La fine delle alluvioni sarà per gli agricoltori dell’area semplicemente l’inizio della povertà e della carestia per le popolazioni: sul terreno, una volta che le acque si ritireranno, rimarrà uno strato di fango che renderà impossibile coltivare fino alla prossima stagione.

Gli sfollatiPersone raccolgono i pacchi viveri

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