Calcio, la fuga dei talenti dall’Italia

di Redazione

Rolando BianchiIl nostro calcio sta attraversando un momento particolare, ossia la “diaspora” dei nostri talenti. Non parliamo dei campioni già affermati quali Cannavaro, Zambrotta, Toni, Grosso, Lucarelli ma dei giovani che sono il futuro del nostro calcio e della nostra nazionale.

Giuseppe RossiGraziano PellèL’Italia è da sempre meta di arrivo per tanti campioni stranieri, ma ora è tutt’altra storia, sono i nostri che si trasferiscono all’estero. Saranno i contratti faraonici o gli sponsor milionari, ma sta di fatto che i vari Giuseppe Rossi (Villareal), Bianchi (Manchester City), Pellè (Az Alkmaar) si sono trasferiti all’estero anche perché non trovano spazio nelle big di serie A. Una delle cause del trasferimento è sicuramente l’arrivo di calciatori extra-comunitari, spesso dei veri “pacchi”, che non fanno crescere i nostri talenti naturali, presenti sì all’interno delle squadre ma poco utilizzati. Parecchi calciatori italiani trasferitisi all’estero sono rimasti nel “dimenticatoio” se si fa eccezione per il solo Gianfranco Zola, premiato dalla Regina d’Inghilterra con la più alta onorificenza che si può concedere a un cittadino non britannico. Eppure, oggi, cifre alla mano (campioni, ingaggi, spettatori, diritti tv), siamo il terzo campionato d’Europa, dopo Inghilterra e Spagna.

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