Polo Tessile, Martino: “Ora si pensi subito agli indennizzi”

di Antonio Taglialatela

ImprecoGRICIGNANO. Dopo che la Corte Costituzionale ha invalidato le due leggi regionali che negli anni avevano prorogato illegittimamente la valenza del Piano Regolatore del consorzio Asi di Caserta,…

… – decisione che decretato la definitiva sconfitta del consorzio tessile Impreco, della stessa Asi e della Regione Campania nell’ambito del contenzioso giudiziario in atto da sei anni con i proprietari dei fondi di Gricignano – ora l’avvocato Francesco Martino di Aversa, legale difensore di alcuni proprietari gricignanesi, esprime le proprie considerazioni su quanto avvenuto e sull’imminente da farsi. “La sentenza della Corte – dichiara Martino – ha fatto chiarezza sull’assenza del titolo e del potere espropriativo da parte della Regione e dell’Asi nell’ambito dell’operazione Impreco. Tuttavia restano altri aspetti che vanno aldilà di questa decisione”. Ricordiamo che il Tar Campania accolse le istanze dei proprietari, ritenendo illegittima la procedura di esproprio e ordinando la restituzione dei terreni e il ripristino dello stato dei luoghi. Poi Impreco, Asi e Regione si appellarono al Consiglio di Stato che, ritenendo fondato il ricorso dei proprietari, chiese il parere alla Corte Costituzionale sulla validità delle due leggi regionali che avevano prorogato il Piano Asi (scaduto dal 1980). La Corte, come detto nei giorni scorsi, ha definito illegittimo prorogare un piano dopo che questi già era scaduto. Ora la Corte ha rimesso gli atti al Consiglio di Stato, la cui decisione dovrebbe essere scontata.

Ma, come diceva poc’anzi l’avvocato Martino, ci sono altri aspetti: “In questi anni, fra le sentenze di Tar, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale, la procedura di esproprio è andata avanti. Si sono avute azioni di disturbo e proposte di pagamento, sono state notificate dall’Asi le offerte di indennità ed emessi i decreti di esproprio. Alcuni proprietari hanno impugnati l’indennità offerta e la Corte di Appello, accogliendo al richiesta, ha nominato dei consulenti tecnici per la giusta quantificazione delle indennità”. Per Martino non bisogna farsi prendere dal “trionfalismo” della sentenza della Corte ma già pensare a cosa fare a seguito della decisione del Consiglio di Stato, a cominciare dal problema che più interessa ai proprietari: il pagamento, finora mai effettuato, dei terreni, attraverso un giusto indennizzo. “Alcuni parlano di farsi restituire i terreni, ma le opere hanno trasformato ormai i fondi, creando l’impossibilità di retrocessione. Pertanto, bisogna puntare al pagamento dei terreni”, afferma Martino che conclude allertando i proprietari: “Regione e Asi potrebbero promuovere nuove procedure e nuove normative. Si notano già dei ‘movimenti’. Gli interessati, dunque, si tengano ben informati”.

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