Intervista all’assessore Lettieri sul Partito Democratico

di Redazione

Andrea LettieriCASERTA. L’assessore provinciale ai lavori pubblici e sindaco di Gricignano, Andrea Lettieri, esponente di spicco della Margherita casertana, intervistato sulle primarie del Partito Democratico e sulla battaglia tra il presidente della provincia De Franciscis e il segretario provinciale diellino Squeglia.

Assessore Lettieri, le Primarie del Partito Democratico rischiano di creare molte, troppe tensioni tra i partiti interessati. C’è un rischio di lacerazioni interne. “La differenza di vedute all’interno dei singoli soggetti politici c’è sempre stata e sempre ci sarà. Del resto, anche questa è democrazia. Bisogna essere bravi, però, a far sì che queste differenze non portino a rotture vere e proprie”.

Anche nella Margherita non è un momento semplice. La decisione dell’assessore regionale Angelo Montemarano di preparare liste alternative a quelle di Pierino Squeglia in provincia di Caserta rischia di indebolire il segretario provinciale.I conti si faranno a fine settembre, quando saranno presentate le liste. Montemarano, in più occasioni, ha ribadito il proprio appoggio a De Mita e Squeglia. Io credo che alla fine potrebbe anche ritirarsi dai giochi”.

Per il momento, però, si sta muovendo. In particolare tra Aversa e l’agro aversano, dove gli esponenti della Margherita lamentano una scarsa considerazione del segretario provinciale. “E’ vero, ma bisogna andarci coi piedi di piombo. Aversa è sempre stata una città particolare. Ma, ne sono convinto, il tutto si risolverà”.

Anche nell’agro aversano, però, c’è il rischio di una diaspora dal gruppo di Pierino Squeglia. “In molti stanno guardando al progetto di Montenarano, seguendo a ruota il gruppo di Aversa. Però…”.

Però? “Io sono convinto che, alla fine, le carte si potrebbero mischiare nuovamente”.

Sta di fatto che, mai come questa volta, Aversa e l’agro aversano rappresentano un bacino fondamentale per Pierino Squeglia per portare a casa la vittoria per la segreteria provinciale. “Osservazione giustissima. A parte alcune zone, i collegi aversani sono fondamentali per la vittoria alle Primarie. Per questo motivo, in uno delle ultime chiacchierate fatte col segretario provinciale, abbiamo deciso di metterci a lavoro subito dopo la settimana di Ferragosto per organizzare il dà farsi”.

Chi vincerà la sfida per la leadership provinciale del Partito Democratico tra Squeglia e De Franciscis? “Io dico Squeglia, perchè può contare, oltre che sulla Margherita, anche su buona parte dei Democratici di Sinistra”.

Alcuni gruppi interni alla Quercia ed i partiti minori (vedi l’Italia di Mezzo) sono, però, col presidente della Provincia. “E’ vero ed anche per questo motivo fin quando non ci sarà il risultato delle Primarie nessuno potrà cantare vittoria. Del resto, la politica è anche questo”.

Ogni volta che si sono svolte le Primarie nel centrosinistra (vedi Caserta ed Aversa), il centrodestra è stato accusato di aver inquinato il voto. Succederà anche ad ottobre? “E’ un pericolo che esiste e che non deve essere sottovalutato”.

Come cambieranno gli scenari in Provincia dopo le Primarie, visti i rapporti già tesissimi tra De Franciscis e Squeglia? “Sono convinto che il Partito Democratico darà una svolta in senso positivo all’Unione in tutta Terra di Lavoro. Anche a Corso Trieste, dove il Pd potrà contare su 8 assessori ed un numero impressionante di consiglieri provinciali”.

Il 14 ottobre rappresenterà anche la fine della battaglia tra il presidente della Provincia ed il segretario della Margherita? “Credo di sì, o quantomeno lo spero. Abbiamo bisogno di una squadra coesa e forte per dare slancio al lavoro amministrativo”.

dalla Gazzetta di Caserta, 15.08.07 (di Giuseppe Perrotta)

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