Elicottero precipitato a Camerota, aperta un’inchiesta

di Antonio Taglialatela

Un Robinson R22 Beta 2 come quello precipitato ieri a CamerotaSALERNO. La Procura di Vallo ha aperto un’inchiesta per far luce sulla tragica morte dei due piloti dell’elicottero precipitato alle 17.30 di ieri pomeriggio a Camerota, in provincia di Salerno, sulla spiaggia di Calanca, nei pressi del villaggio turistico Villa Marina.

Il velivolo, un Robinson R22 Beta 2 appartenente all’associazione Humanitas di Salerno, in appoggio alla Protezione Civile Regionale per servizi antincendio, era decollato nel primo pomeriggio dalla base di Capaccio. A bordo c’erano il pilota Giovanni Baldi, 41 anni, nato a Napoli e residente a Giugliano, e il copilota Pierluigi Schiavone, 29 anni, nato a Salerno e residente a Pontecagnano. Entrambi sono morti sul colpo. Da chiarire le cause dell’incidente, sul quale la Procura di Vallo ha aperto un’inchiesta. Schiavone è figlio di Roberto Schiavone, presidente dell’associazione Humanitas. L’elicottero aveva appena sorvolato il centro storico e un tratto del litorale, stava per rientrare a Capaccio quando è precipitato. Secondo alcune testimonianze sembra che il velivolo stesse per precipitare sull’affollatissima piscina del villaggio turistico, ma l’abilità del pilota avrebbe portato l’elicottero a spostarsi di poche centinaia di metri, andandosi a schiantare fra grossi alberi di ulivo all’interno dello stesso villaggio. Due le ipotesi più accreditate: il vento forte o un guasto al motore. Ieri, sul luogo della tragedia è giunta anche la moglie del pilota. Oggi sarà effettuata l’autopsia sui corpi di Schiavone e Baldi.

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