Amalfi, è morto uno dei feriti nel crollo della terrazza

di Redazione

La terrazza crollataAMALFI (Salerno). E’ morta una delle dieci persone che ieri sono precipitate da un’altezza di circa 15 metri metri a seguito del crollo, ieri pomeriggio, intorno alle 14, di una terrazza di legno a picco sul mare di una villa a Conca dei Marini, sulla costiera amalfitana.

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Non ce l’ha fatta Antonio Rocco, 54 anni, che era in prognosi riservata per un grave trauma cranico all’ospedale Cardarelli di Napoli. E’ deceduto poco dopo la mezzanotte, lasciando la moglie Anna Russo e le due figlie Emanuela e Lucia di 25 e 22 anni, anch’esse coinvolte nel crollo ed ora ricoverate all’ospedale di Castiglione di Ravello, in provincia di Salerno. Destano preoccupazione anche le condizioni di altri tre ospiti della villa. Si tratta di due fidanzati, Eugenia Bellini, studentessa romana di 22 anni, ricoverata in rianimazione con un trauma cranico e probabili lesioni interne ospedale di Salerno, e Lorenzo De Chiara, di Albano Laziale; e di Maurizio Tudisco, 56 anni, ricoverato nel reparto di chirurgia salernitano con un politrauma. Intanto, la Procura ha aperto un’inchiesta e disposto il sequestro della villa, di proprietà del napoletano Luigi Coppola. Secondo i sopralluoghi dei Carabinieri di Amalfi, il solarium in legno sarebbe stato costruito artigianalmente: la piattaforma poggiava su travi in legno poste sulla scogliera, i carabinieri hanno confermato che era abusiva. Per il proprietario della villa, dunque, potrebbe scattare l’accusa di omicidio colposo, lesioni colpose e crollo colposa. Il crollo è avvenuto all’improvviso proprio mentre i componenti delle due famiglie napoletane e la coppia di fidanzati romani – che avevano preso in affitto la villa tramite Internet – erano intenti a sorseggiare il caffè del dopo pranzo. Per Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, quella di Antonio Roccoè “una morte bianca:è vittima dell’abusivismo selvaggio, dell’illegalità, del mancato rispetto delle regole”. Il sindaco di Conca dei Marini, Luigi Criscuolo, annuncia il lutto cittadino per il giorno dei funerali, ma di fronte a quanto successo dice di non sentirsi in colpa. Terrazze in legno come quella crollata “anche se interveniamo, vengono smontate la mattina e costruite la notte”.

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