Il sindaco: «Gli assetti della maggioranza non si toccano»

di Redazione

Mimmo CiaramellaAVERSA. Con quanti hanno deciso di aderire alla maggioranza di centrodestra che ha vinto la tornata amministrativa del 28 e 29 maggio scorso sono stato chiaro: per i prossimi due anni non vi potranno essere prospettive di coinvolgimento diretto nell’esecutivo da me guidato».

Mimmo Ciaramella, sindaco azzurro di Aversa, trionfatore con il 60% delle preferenze delle elezioni comunali della scorsa primavera torna sull’argomento della «visibilità» di quanti hanno «passato il guado», transitando, praticamente subito dopo le elezioni, dal centrosinistra di Giuseppe Stabile al centrodestra di Ciaramella. In particolare: Stefano Di Grazia, Adolfo Giglio e Rosario Capasso, tutti eletti nella lista Progetto democratico per Aversa-Lista Stabile che da cinque consiglieri è scesa al solo Giovanni Tirozzi, oltre allo stesso candidato sindaco Stabile che, come si ricorderà, in occasione dell’ultima seduta del civico consesso ha dichiarato chiusa l’esperienza del movimento civico che aveva iniziato la propria attività nel 2002 portando Stabile a essere nominato vicesindaco proprio da Ciaramella nella passata amministrazione, per poi uscire traumaticamente dalla coalizione di maggioranza. Ciaramella ha, poi, continuato: «Ovviamente, e questo vale anche per quanti vorranno ancora riconoscersi nella nostra maggioranza in futuro, chi vorrà, potrà darci una mano in questo cammino intrapreso». E a questo proposito sottolinea come: «Per questi è probabile che ci possano essere deleghe per singoli argomenti ma la decisione sarà presa collegialmente alla ripresa delle attività politiche nei prossimi giorni. Per quanto riguarda i consiglieri dei partiti che compongono la originaria maggioranza, invece, saranno i singoli partiti, attraverso gli assessori che li rappresentano in giunta, ad indicare quali settori dovranno loro essere delegati nel prosieguo». Il primo cittadino intende riprendere («non ho mai smesso, questa estate, essendo rimasto in città», ha in verità dichiarato) a settembre in un clima sereno e allora tenta di gettare acqua sul fuoco delle polemiche e delle divisioni registrate a cavallo della tornata elettorale proprio in seno al partito di maggioranza relativa, Forza Italia, al quale appartiene. E afferma: «In questa estate trascorsa ad Aversa sia per me che per Sagliocco (Giuseppe, consigliere regionale azzurro), ci siamo parlati, abbiamo lavorato insieme e ci siamo chiariti. Come capita spesso, si erano creati attriti basati sul sentito dire e sull’ipotizzato. Da persone intelligenti quali entrambi siamo, abbiamo capito che bisogna operare insieme e anche per eventuali sviluppi politici sia personali che del nostro partito c’è bisogno di unità. Insomma, posso dire che i dissapori che c’erano si sono dissolti. Oggi il partito guarda con serenità all’attività amministrativa nell’interesse della città».

Il Mattino (NICOLA ROSSELLI)

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