Progetti educativi grazie ai premi

di Redazione

Palazzo MarchesaleTRENTOLA DUCENTA. Sopravvivere con i propri prodotti. Ottenere un finanziamento di cinquantanove mila euro per realizzare il programma operativo nazionale ed essere l’unica scuola in Italia ad ottenere i fondi grazie alla vincita di un premio.

È quanto successo alla scuola media Don Bosco che in questi giorni ha chiuso formalmente il Pon, realizzato per il secondo anno consecutivo. Uno spot girato a Trentola Ducenta in cui i protagonisti erano i ragazzi e la scuola era l’ancora alla quale aggrapparsi, ha letteralmente conquistato la giuria che, come primo premio, scuola media Don Bosco ha garantito la sovvenzione. Ma la San Giovanni Bosco non è nuova a questo tipo di imprese. Riesce a sostenere le spese del suo laboratorio scientifico grazie alla vincita di un concorso allestito dalla Federchimica. E per l’anno prossimo è previsto l’utilizzo di cinquemila euro per l’impiego del laboratorio alimentare. In questo contesto s’inserisce l’esperienza del Pon dal titolo significativo: «Lavoriamo insieme». Hanno lavorato insieme, infatti, docenti e genitori, esperti e tutor per un progetto gestito dal Ministero della Pubblica Istruzione e finanziato con i fondi strutturali europei destinato agli alunni delle seconde classi. Il gruppo operativo di progetto era formato dal preside Carmine Aurilio, Carolina Perrotta, Alfonsina Salemme ed Enza Tamburrino. Ma tutti i docenti hanno operato fianco a fianco per mesi facendo della scuola un punto di riferimento per gli alunni, un luogo dove spendere energie e professionalità. Tre le aree di lavoro: formazione, salute e sociale. Aree fatte di percorsi volti, ad esempio, all’orientamento per organizzarsi in cooperativa, per creare un piano di emergenza, per i beni culturali nel territorio con il contributo dell’esperienza diretta. Formare i cittadini del domani è la vera sfida della scuola. Ad aiutare non poco in questa impresa gli istituti scolastici del paese, sono iniziative che nascono anche da semplici convegni. Sempre a Trentola Ducenta, infatti, al termine di un congresso, è stata piantata, in via IV Novembre, una palma del genere Chamerops humilis alla quale è riconosciuta la proprietà peculiare di assorbire il benzene, più micidiale componente dei gas di scarico. La segreteria organizzativa della sezione popolari Udeur, con a capo il suo commissario Giovanni Costanzo, è stata l’ideatrice della proposta, disposta al margine del convegno intitolato «Inquinamento atmosferico e qualità dell’aria dell’agro aversano» che si è svoltò lunedì.

Il Mattino (MARILÙ MUSTO)

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