Il Difensore Civico replica a Griffo, ma Pagano lo diffida

di Redazione

Nicola PaganoTRENTOLA DUCENTA. “Pagano sa bene che io imposi al difensore civico lo stesso stipendio del sottoscritto, ossia 1100 euro. In seguito, e questo è verificabile, il difensore, dopo lo scioglimento della mia amministrazione, è arrivato a percepire fino a circa 3000 euro al mese. …

…Di questo, siccome il sindaco pensa solo ad offenderci, ne faremo un problema alla Corte dei Conti, chiamando in causa anche l’assessore alle Finanze”. E’ questa la dichiarazione dell’ex sindaco e attuale consigliere di opposizione Michele Griffo che ha provocato la replica del difensore civico, Genesio Griffo. Una replica pubblica, così come lo è stata l’accusa. Nella notte tra sabato e domenica, infatti, il paese è stato tappezzato da manifesti, a firma del difensore civico appunto, dove era visibile il logo del Comune. Le spiegazioni in merito allo stipendio percepito dal difensore civico durante l’amministrazione Griffo e durante il periodo di commissariamento non fanno una piega, sono le modalità invece che hanno creato imbarazzo da parte del sindaco Nicola Pagano. Ed allora il primo cittadino vuole fare chiarezza e annuncia di voler “diffidare il difensore civico. Perchè – chiarisce Pagano – non si può usare il logo comunale per interessi privati e personali. Non so ancora se il costo dei manifesti è a carico del Comune, ma di certo non sarà l’Ente ad accollarsi una spesa che non le compete”. Inoltre, specifica Pagano “pur Michele Griffoessendo io d’accordo in gran parte sulle dichiarazioni del difensore civico e sulla sua voglia di rendersi giustizia non posso pensare che lui abbia potuto usare il Comune per risolvere il suo problema personale: non ammetto atti scorretti nella mia amministrazione”. Ed è per questo che il sindaco non solo ha pensato di “diffidare Genesio Griffo”, ma anche di “sollevarlo dal suo incarico qualora ci fossero gli estremi per farlo”. Genesio Griffo risulta avere l’incarico di difensore civico da circa due anni e mezzo ed altrettanti, secondo quanto dettato dal regolamento, dovrebbero ancora passare per essere sostituito. Però, come ha evidenziato il sindaco, potrebbe anche presentarsi la necessità di un cambio di guardia non previsto. La reazione di Pagano, normale nella prospettiva di chi vuole preservare il suo ruolo e quello dell’intera neo amministrazione, potrebbe sembrare, ad alcuni, eccessiva. Un precedente, infatti può essere rintracciato guardando nel passato quando, circa cinque anni fa Romaniello, l’allora difensore civico, espose un manifesto, anche questo con il logo comunale, per replicare ad una contestazione presentata dai membri dell’opposizione. Un manifesto che creò scompiglio in paese ed una forte condanna da parte però dei consiglieri di minoranza. Tempi duri, dunque, questi per il difensore civico che si trova attaccato, per motivi ovviamente differenti, da maggioranza ed opposizione. Ma solo nei prossimi giorni si avrà la possibilità di conoscere gli sviluppi della vicenda e di sapere se il posto di difensore civico dovrà essere occupato da un nuovo candidato.

dal Corriere di Caserta, martedì 03.07.07 (di Luisa Conte)

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