Acquisizione Mulino Chirico, critiche di Forza Italia

di Antonio Taglialatela

Giovanni MorfinoTEVEROLA. “L’acquisizione e la trasformazione in area verde del mulino Chirico? Solo un’operazione di facciata che nasconde una grossa operazione commerciale”.

Così il gruppo giovanile di Forza Italia, guidato da Giovanni Morfino, commenta l’iniziativa lanciata di recente dall’amministrazione comunale riguardante l’acquisizione a patrimonio comunale dell’area dismessa del Mulino Chirico. Per l’acquisto l’amministrazione avrebbe l’idea di utilizzare i 150-200mila euro offerti al Comune, come “impatto ambientale”, dalla Set, società titolare della seconda centrale termoelettrica realizzata nell’area industriale cittadina. Poi, attraverso il successivo intervento di privati, sarebbe realizzato un parco pubblico con annesso parcheggio sotterraneo. “E’ solo fumo negli occhi, – affermano i giovani azzurri – la verità è che l’amministrazione di centrosinistra in carica vuole solo speculare e dare il colpo di grazia alla cittadinanza di Teverola, ormai sopraffatta dal cemento, dal traffico caotico, dall’inquinamento e dalla disoccupazione”. Uno scenario inquietante questo descritto dai ragazzi di Forza Italia, che aggiungono: “I cittadini immaginavano che un’amministrazione di centrosinistra avrebbe salvaguardato gli spazi verdi, avrebbe represso e non Renato Cocchiarogenerato speculazioni edilizie, avrebbe incentivato e sostenuto l’associazionismo, avrebbe dato una mano alle fasce più disagiate, avrebbe salvaguardato l’occupazione locale vista la presenza di numerosissime attività commerciali e industriali sul territorio. E invece ogni speranza è risultata vana. Addirittura, – continuano i forzisti – oggi si ritrovano con un sindaco e un’amministrazione che lo scorso 29 marzo hanno partecipato all’inaugurazione della seconda centrale termoelettrica, quando invece in tutto il resto d’Italia i sindaci guidano le manifestazioni di protesta contro questi mostri che producono danni all’ambiente e alla salute pubblica”. Sulla questione, e in particolare sul “ristoro” di 150/200 mila euro all’anno, per quindici anni, che dovrebbe elargire la Set, si è espresso anche il consigliere di opposizione Renato Cocchiaro: “Considerato il notevole impatto ambientale causato dalla realizzazione della centrale termoelettrica, ritengo che la cifra proposta dalla Set sia irrisoria poiché non ripaga il paese del danno subito”. L’ex mulino Chirico è un baluardo della storia artigianale di Teverola, del quale resta oggi solo un’area dismessa, in totale stato di degrado, in via Roma.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico