Capasso: “Proprio Savoia viene a parlarci delle Fabulae?”

di Redazione

Ernesto CapassoSANT’ARPINO. “Finalmente dopo quattro anni lo struzzo ha tirato fuori la testa dal terreno”. Usa una metafora ironica l’ex vicesindaco di Sant’Arpino, ed attuale componente del gruppo “Uniti per l’Alternativa”, Ernesto Capasso, per rispondere alle recenti affermazioni del sindaco Giuseppe Savoia e dell’intera giunta sul comportamento dei consiglieri del gruppo politico di opposizione.

“Ad essere onesti – afferma Capasso – trovo le affermazioni e le tesi del Savoia del tutto prive di qualsiasi consistenza soprattutto sul piano politico. La cosa non mi sorprende visto che da quando è in carica questa amministrazione tutto ha fatto fuorché politica. E mentre il consigliere Eugenio Di Santo e gli altri componenti del gruppo Uniti per l’Alternativa, svolgendo nella maniera più consona ed adeguata la propria funzione, stanno portando avanti nel civico consesso battaglie e tematiche fondate sui fatti, dando di continuo un contributo costruttivo volto alla risoluzione dei problemi che affliggono Sant’Arpino, il Savoia una volta che si degna di rispondere si limita ad un’ironia senza senso e a delle giustificazioni che lasciano intatte tutte le domande e i quesiti posti dal gruppo di opposizione, ma non di minoranza, Uniti per l’Alternativa. Siamo ormai al canto del cigno del sistema Savoia. Un sistema che ha portato al mutamento dello scenario politico cittadino, con la coalizione di governo che da formazione di centro sinistra si è mutata in qualcosa di non meglio definito, di cui non si capisce né il capo né la coda. Il filo conduttore di quest’esperienza di governo è rappresentato gli obiettivi (non politici) di Savoia e di qualche altro oligarca. Risultato di questo sistema? La distruzione di partiti quali i Ds e la Margherita, l’abbandono di qualsiasi politica urbanistica, sociale, di controllo e razionalizzazione della viabilità, per non parlare di quella culturale. Mi meraviglia che sia Giuseppe Savoiaproprio il Savoia a parlare di Fabulae, quando ha fatto di tutto per distruggere l’immenso patrimonio artistico e culturale nostrano. Esempi lampanti sono stati lo smantellamento della Pinacoteca Comunale Massimo Stanzione e l’ostracismo perpetuo verso PulciNellaMente, la Rassegna che ha permesso a Sant’Arpino di farsi conoscere e apprezzare a livello nazionale. Non contento di tutto ciò Savoia pretende anche che tutti si allineino al suo modus operandi e alla propria logica. E se qualche fiero oppositore degli anni scorsi, sia politico che componente della macchina amministrativa, che non aveva esitato a ricorrere alla magistratura, ha accettato le regole savoiarde facendo il salto della quaglia, tutti noi dei gruppi di opposizione stiamo portando avanti una battaglia sulle questioni più spinose onde tutelare l’interesse dei santarpinesi. E lo sappiano bene lor signori che noi non gli daremo tregua, andando a spulciare carta su carta, progetto per progetto. Avremo sempre gli occhi ben aperti anche per prevenire e contrastare qualsiasi manovra occulta volta a creare sistemi e profitti speculativi, soprattutto ora che si andrà ad intervenire sul Piano Regolatore Generale e sullo Sportello Unico per le Imprese. Noi di Uniti per l’Alternativa, insieme alle altre forze politiche, sociali e culturali di opposizione puntiamo a presentare un programma di governo serio e che ha al centro gli interessi della collettività onde mandare a casa una volta e per tutti questa gente. Vogliamo fare di tutto per tornare a parlare delle cose che interessano i nostri concittadini e mettere in campo una seria azione in ogni settore volta a garantire standards di vita qualitativamente migliori”.

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