L’arte di fregare la gente

di Redazione

SidneyAncora una volta, l’uscita dell’ennesimo, indigesto mattone, della saga del “maghetto”, ormai vecchio e rincoglionito, è stata preceduta da un battage pubblicitario planetario. E, ancora una volta, purtroppo, il battage è consistito in una serie infinita di trucchi e mezzucci vari tesi ad amplificare un’attesa spasmodica che in realtà non c’è.

Le scene d’isteria di massa, le notti insonni dei bimbi di tutto il mondo che attendevano l’apertura delle librerie, sono delle autentiche bufale. I trucchi usati dalle grandi multinazionali della pubblicità e del marketing hanno raggiunto un tale livello di perfezione che sarebbe da encomiare se non fosse solo un sistema per, scusate il termine, “fottere la popolazione”. Facciamo qualche esempio pratico: la multinazionale invia un personaggio, dai modi affabili e cortesi, in varie scuole (in America, in India, in Inghilterra, in Australia ecc.). Con vari mezzi… convince il Preside o chi per lui a farlo entrare nelle classi. Dopo aver ammaliato i poveri bimbi con un profluvio di parole, offre loro l’opportunità di ritirare gratis un libro (una bambola, un videogioco o un qualsiasi altro prodotto) presso una libreria (o un supermercato, o un centro commerciale ecc.) del luogo. L’unico problema è che la distribuzione incomincerà o a mezzanotte (l’ora delle streghe) o appena aprirà il negozio, pertanto, il personaggio consiglia ai bimbi di farsi accompagnare dai genitori almeno un paio d’ore prima dell’orario d’apertura. Da notare che spesso, le nazioni sono scelte in base l’ora in cui sorgerà il sole, in modo tale da avere delle foto e delle riprese apparentemente notturne. A questo punto, il gioco è fatto, s’inviano i comunicati stampa alle televisioni, s’invitano le agenzie di stampa, si favorisce il lavoro dei fotografi e si attende l’arrivo delle orde di bimbi. Una volta scattate le foto, statene certi, queste faranno, grazie ad internet, in pochi minuti il giro del mondo. Per amplificare l’effetto si organizza la sceneggiata anche in base ai fusi orari delle maggiori città del mondo. Si parte, per esempio, da Sidney in Australia, e si prosegue in senso antiorario in modo tale che la notizia possa “circumnavigare il globo” amplificandosi ad ogni passaggio di fuso orario. Una volta arrivati in America: il lancio d’agenzia, il servizio fotografico ed il reportage televisivo, il gioco sarà fatto. Un’altra “svalangata” di milioni di dollari sarà entrata nelle tasche dei “soliti ignoti”.

In cambio, i nostri bimbi, si ammorberanno a leggere le prime venti, trenta pagine del mattone per poi stancarsi ed usare il mastodontico tomo, costato fior di quattrini, come scalino per arrivare all’armadietto dove sono conservate le merendine, ma questa è un’altra losca faccenda.

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