I Dico riposeranno “in Pacs”. Ecco i Cus

di Redazione

Cesare SalviROMA. In principio furono Pa.c.s. (Patto civile di solidarietà), poi diventarono Di.Co. (DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi)e ieri sono diventati C.u.s. (Contratti di unione solidale).

Il presidente della commissione Giustizia del Senato, Cesare Salvi, ha presentato in commissioneun nuovo testo sulle unioni civili che prevede la possibile unione anchetra persone dello stesso sesso attraverso una dichiarazione congiunta davanti al giudice di pace o a un notaio. Il Senatore Salvi ha spiegato che, qualora i Cus fossero approvati, i conviventi avranno accesso a molti benefici attualmente esclusiva dei coniugi, tra questi:il diritto all’assistenza sanitaria e penitenziaria, la possibilità di decidere sulla donazione degli organi e sulle celebrazioni funerarie del convivente, il diritto di successione nel contratto di locazione nel caso di morte del convivente e l’opportunitàperusufruire di facilitazioni nei trasferimenti di sede di lavoro.

Clemente MastellaI Cus regolerebbero anche problemi riguardo le eredità, è previsto infatti il diritto a un quarto dell’eredità nel caso in cui il convivente deceduto abbia altri familiari in vita.Non si è fatta mancare la reazione dei senatori dellaCdlpresenti in commissione giustizia.“Abbiamo detto no ai ‘Dico’, non digeriremo nemmeno i Cus”. Ma più che dell’opposizione, Salvi deve preoccuparsi dell’ala moderata della maggioranza. Chissà seil “Cus Cus” sarà digerito da Mastella e dalla Binetti.

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