Chiesto rinvio a giudizio per Corona e Mora

di Redazione

Fabrizio CoronaVallettopoli non smette di regalarci nuove sorprese. Ancora guai per Fabrizio Corona, il titolare dell’agenzia fotografica più discussa del bel paese, e per il sibarita Lele Mora, impresario del mondo dello spettacolo.

Per i due, assieme ad altri tre indagati, il PM di Milano Frank Di Maio ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’indagine su un presunto giro di estorsioni ai danni di Vip, indagine salita agli onori della cronaca per aver visto coinvolti, come parte lesa, personaggi dello spettacolo del calibro di Francesco Totti, Silvio Sircana, Bobo Vieri, Adriano, David Trezeguet ed altri. Corona, ancora fresco di galera (scarcerato alla fine di maggio scorso), ha intrapreso nel frattempo una vera e propria battaglia pseudo – politica nei confronti di quelli che egli stesso ha definito come “giudici imparziali, faziosi e politicizzati”. Battaglia che lo ha portato a sostenere “la necessità di fondare un vero e proprio movimento politico” che agisca nel “nome della libertà”, aldilà – beninteso – delle fazioni politiche (centrodestra e centrosinistra) che vi sono nel parlamento italiano. Ma al giornalista che gli chiedeva chi, tra Prodi e Berlusconi, gli stesse più simpatico rispondeva: “Berlusconi, perché è più simpatico e mi fa ridere di più”. Idee abbastanza chiare, almeno per quel che riguarda i suoi referenti politici. Tutto questo, ovviamente, parallelamente a sfilate di moda, a prestazioni per pubblicità, a presentazioni di linee di articoli a marchio Corona’s ecc. Un misto di vittimismo spettacolarizzato e di mondanità “made in tv”, quindi, che fa molto folklore e sazia in modo esauriente gli appetiti dei divoratori di rotocalchi scandalistici.

Fernanda LessaLa fonte giudiziaria che ha elargito la notizia ha precisato del rinvio a giudizio anche per i fotografi Marco Bonato, Walter Agostoni e Pietro Tavallini, mentre per il calciatore Alberto Gilardino e per la modella Fernanda Lessa, originariamente accusati di favoreggiamento, è stata richiesta l’archiviazione. Le accuse, pesanti, vanno dallo spaccio di droga (per Agostoni e Tavallini) all’estorsione. Le parole di Corona riportano con la mente a quelle pronunciate da più di un politico che, come lui, sotto inchiesta e pressati dalla giustizia riferivano di voler combattere i giudici “faziosi e politicizzati” per restituire all’umanità il “bene supremo della libertà”. Certo, stando così le cose, di tutto lo si potrebbe accusare a Corona, fuorché di non aver capito come funzionino le logiche di potere nel nostro bel paese.

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