Brogli elettorali, video dall”Australia

di Antonio Taglialatela

immagini dei brogliUn video shock fa tornare alla ribalta la vicenda dei presunti brogli verificatisi in occasione delle elezioni politiche del 2006. Il filmato arriva dall’Australia ed è stato girato con un videofonino da Paolo Rajo, candidato non eletto nelle liste dell’Udeur per il seggio australiano. (all’interno il video)

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Mostra qualcuno che assegna voti in massa all’Unione. La voce narrante è dello stesso Rajo. Immagini che portano il centrodestra a rilanciare la denuncia di brogli, più volte avanzata da Silvio Berlusconi, e a chiedere nuove elezioni. Ma il centrosinistra mette in dubbio l’autenticità del filmato. Nel video si vede l’interno di una casa di Sidney dove una persona (non viene inquadrato il volto) compila numerose schede elettorali poggiate su un tavolo. Tutti voti per l’Unione. Le schede vengono poi rinchiuse e collocate in buste che, secondo Rajo, sono quelle originali del Consolato italiano. “Il filmato l’ho girato io stesso durante la campagna elettorale in Australia”, racconta Rajo in un’intervista a Repubblica. Ma chi sono le persone che compilano le schede? “Sono conoscenti che, a mia insaputa e su richiesta di qualcuno, pensavano di aiutarmi ad essere eletto. Io però ho fatto presente che quell’aiuto non l’avrei mai accettato”, spiega il candidato che ha denunciato immediatamente al partito di Clemente Mastella l’episodio, inviando la prova video sia via mail che per posta. “Ho chiesto decine, forse centinaia di volte, spiegazioni e chiarimenti sulle azioni da poter perseguire, ma non ho ricevuto risposta. Nulla, assolutamente nulla”. Una vicenda che, ovviamente, ha sollevato ridde di polemiche negli ambienti politici, tanto che il presidente del Senato Franco Marini ha rassicurato in Aula l’opposizione sul fatto che “se ci sarà una richiesta in merito, si forniranno tutti gli elementi alla Giunta per le elezioni di Palazzo Madama per consentire approfondimenti e una valutazione”. Pochi minuti dopo la comparsa del video su Repubblica.it, i primi ad insorgere sono stati i vertici di Forza Italia, attraverso Sandro Bondi, che ha chiesto di annullare il voto all’estero. Per Ignazio La Russa (An), invece, “faranno finta che nulla sia successo, nonostante la prova video”. La Lega, con Roberto Calderoli, ha chiesto di tornare immediatamente al voto. Dall’altra parte, la maggioranza mette in dubbio l’autenticità del video. “Occorrerebbe vedere se non sia stata una sperimentazione. Comunque, va rivisto il sistema elettorale all’estero”, ha detto il diessino Luciano Violante. “Un video senza data, senza luogo, che arriva con un anno e mezzo di ritardo”, ha spiegato invece Donata Lenzi, capogruppo dell’Ulivo in giunta per le elezioni alla Camera. Anche il ministro Antonio Di Pietro ha sollevato perplessità, ma il capogruppo alla Camera di Idv Massimo Donadi ha chiesto comunque “un’indagine seria e rapida con l’acquisizione da parte della magistratura del filmato in oggetto”. Una vera e propria “bufala”, invece, per i due parlamentari eletti all’estero per l’Ulivo e che, stando al video, vengono favoriti dai brogli. “E’ una farsa, tra l’altro mal assemblata e raccontata da un candidato non eletto che ha avuto poche centinaia di voti”, sostengono il senatore Nino Randazzo e l’onorevole Marco Fedi. Intanto, il viceministro degli Esteri con delega per gli italiani nel mondo Franco Danieli (Ulivo) riferirà prossimamente sulla vicenda in una audizione al Senato.

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