Le strade ridotte ad una gruviera

di Redazione

una buca in Via Aversa, vicino al distributore TamoilGRICIGNANO. Negli ultimi giorni in varie zone della nostra cittadina sono comparse numerose buche di diverse dimensioni che rendono pressoché impraticabile e pericolosa la circolazione dei mezzi, oltre che quella dei pedoni.

La causa è da ricercare nei “rattoppi” eseguiti all’asfalto in maniera approssimativa quando vengono conclusi i lavori stradali e che ad ogni ondata, anche lieve, di maltempo si riaprono, creando sulla carreggiata trappole micidiali per i pneumatici e le sospensioni dei veicoli. E’ all’ordine del giorno assistere a grossi “slalom” di automobilisti e centauri per evitare le voragini, che possono rivelarsi assai pericolosi, soprattutto quando il traffico è intenso. Così come è ormai quotidiano constatare danni, a volte consistenti, a cerchioni e ammortizzatori che, come sappiamo, possono verificarsi anche a lungo termine se si percorre ogni giorno lo stesso tratto dissestato. Numerose sono le denunce che arrivano al Comune da parte di automobilisti che chiedono un un'altra buca in Corso Umbertoadeguato indennizzo. Una situazione della quale approfitta anche qualche “furbetto”…tanto le strade si sa che sono rotte, è facile pertanto “simulare” un danno che o non esiste o che invece potrebbe essersi verificato in altro luogo o per altre cause.

Ecco, allora, che ci poniamo una domanda: non sarebbe meglio asfaltare o riasfaltare le strade ad “opera d’arte” in modo da evitare tutte queste denunce, tutti questi danni e anche finti danni? Basta pensare che con i soldi che il Comune ogni anno versa agli automobilisti (le cause dinanzi ai giudici nella gran parte dei casi vengono perse dall’Ente) si potrebbe sistemare l’intero manto stradale della cittadina.

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