Il consorzio Impreco sotto inchiesta, lo riferisce il ministero

di Antonio Taglialatela

Gennaro CoronellaGRICIGNANO. Il consorzio “Impre.co”, titolare del Polo della Moda situato nella zona industriale di Gricignano e Carinaro, è sotto inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha emesso un avviso di garanzia a carico della società.

L’accusa riguarda “indebita percezione dei finanziamenti sulla legge 488”. A renderlo noto è il Ministero per lo Sviluppo Economico, attraverso il viceministro Sergio D’Antoni, il quale ha risposto ad una interrogazione che era stata presentata lo scorso 12 dicembre dal senatore di Alleanza Nazionale Gennaro Coronella. Nella nota ministeriale si legge che il 14 luglio 2006 venivano emessi due decreti di revoca dei finanziamenti a carico di due aziende del Polo della Moda situate sul territorio di Carinaro. Il successivo 20 luglio, la Guardia di Finanza avviava accertamenti per 22 società consorziate con l’accusa di truffa ai danni dello Stato. Sulla scorta dei verbali delle Fiamme Gialle, il ministero dava inizio alla procedura di revoca dei finanziamenti per 21 delle 22 società sotto indagine (per l’altra, la ventiduesima, si era già provveduto alla revoca il 14 luglio). Il 19 settembre le il viceministro Sergio D'Antoni21 aziende trasmettevano le proprie controdeduzioni alla Guardia di Finanza per le conclusioni di competenza, delle quali si è in attesa. D’Antoni ha inoltre comunicato che dal Ministero della Giustizia gli è stato comunicato che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha avviato procedimento penale a carico del consorzio Impreco, precisando che il pubblico ministero, in data 29 dicembre 2006, ha emesso avviso di garanzia relativo alla conclusione delle indagini preliminari (ex art. 415 bis del codice di procedura penale). Sempre nella nota inviata al senatore Coronella, il ministero ha fatto un excursus della vicenda, in particolare per quanto riguarda il mancato rispetto delle scadenze dei lavori relativi alla costruzione degli opifici sul territorio di Gricignano. Le opere, infatti, dovevano terminare entro il 31 dicembre 2003, poi, per via di proroghe richieste dalle società consorziate, entro il 31 gennaio 2007. Scadenza, quest’ultima, che comunque non è stata rispettata, dal momento che sui terreni di Gricignano ci sono ancora stabilimenti costruiti parzialmente o solo degli scavi. Nella sua interrogazione, Coronella aveva chiesto di conoscere lo stato di attuazione del programma di investimenti previsto nel contratto approvato dal Cipe (pari a 116 milioni di euro, circa 224 miliardi delle vecchie lire, di cui la metà a carico della Regione Campania), i motivi che hanno indotto la Regione a revocare i finanziamenti per i corsi di formazione (13 miliardi di vecchie lire), se risultava al vero il procedimento penale avviato dalla Procura.

Giuseppe SaglioccoIntanto, si attende la pubblicazione della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale, riunitasi lo scorso 8 maggio per pronunciarsi sulla validità, o meno, delle due leggi regionali che negli anni hanno prorogato il Prg del Consorzio Asi di Caserta. Il verdetto deciderà la sorte dell’Impreco e dei proprietari dei fondi che da cinque anni hanno in essere un contenzioso riguardo la legittimità della procedura di esproprio. Secondo il ricorso dei proprietari, il Prg Asi è da ritenere decaduto dal 1980. Una tesi che nel 2003 venne accolta in pieno dal Tar Campania che ordinò la restituzione dei fondi e il ripristino dello stato dei luoghi. Impreco, Asi e Regione si appellarono al Consiglio di Stato che, sospendendo la sentenza del Tar, rimise gli atti alla Corte per un parere di costituzionalità delle due leggi regionali. Ad oggi la gran parte dei proprietari ancora non è stata pagata degli espropri. Eppure, nel luglio 2003, il Comune di Gricignano raggiunse un accordo con l’Impreco che si impegnava a corrispondere ai proprietari 20 euro al metro quadro. Da allora il buio totale, fino al 13 ottobre 2006 quando, nel corso di una riunione convocata d’urgenza dal sindaco e assessore provinciale Andrea Lettieri, una delegazione del consorzio confermava la propria disponibilità a rispettare l’accordo del 2003 e assegnare, in tempi brevi, gli indennizzi pattuiti. E’ trascorso quasi un anno, ma i proprietari finora non hanno ricevuto alcuna comunicazione. Tornando all’interessamento dei politici nella vicenda, come riportavamo ieri anche il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Sagliocco ha presentato un’interrogazione al presidente della giunta regionale Antonio Bassolino e all’assessore alle attività produttive Andrea Cozzolino. Stavolta finisce sotto accusa il consorzio Asi di Caserta. Sagliocco, infatti, ha chiesto di sapere se corrisponde al vero che il consorzio Asi sarebbe entrato in possesso dei terreni destinati al progetto Impreco sul territorio di Gricignano attraverso procedure di esproprio non conformi alle norme vigenti. Inoltre, il consigliere ha notizie sul fatto che il programma Impreco non abbia conseguito i risultati previsti in termini occupazionali, disattesi i quali si sarebbe dovuto procedere alla rescissione contrattuale.

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