Esplosione fabbrica fuochi: temuto un attentato alla base dell’Us Navy

di Redazione

Esplosione Fabbrica fuochiGRICIGNANO. «Ho sentito un forte boato, ma non era unico. A pensarci bene sono stati tre in rapidissima successione. Non ho ancora capito se sono caduto a terra o se sono stato spinto.

EsplosionePoi ho iniziato a rotolare tra calcinacci e pezzi di ferro delle serre che volavano. Alla fine mi sono alzato e ho visto la nuvola di fumo, il fuoco nel campo vicino, i capannoni industriali sventrati e le case con le tegole sparite». Benito, agricoltore di 69 anni, era intento ad irrigare il proprio orto, dove coltiva pomodori ed insalata. Dopo l’esplosione è rimasto lì. A portarlo via i figli. Per i titolari di diverse aziende della zona, invece, la preoccupazione di non poter riprendere il lavoro domani. I camion della Tirreno Trasporti, distante alcune centinaia di metri, presentavano i lunotti in frantumi. I tetti di un’abitazione senza più tegole e i vicini capannoni di alcune aziende senza più vetri, in alcune parti sventrati. A Gricignano, invece, c’è chi ha temuto un attentato alla base amerciana dell’Us Navy. «Il rumore sembrava provenire proprio dalla base – dice un venditore ambulante – il primo pensiero è stato quello di un attacco terroristico». Intanto, gli americani si sono subito mobilitati per individuare l’origine del boato. Un andirivieni di uomini e mezzi, che, per un attimo, ha ricordato lo stato di grande agitazione del dopo 11 settembre 2001.

Il Mattino (NICOLA ROSSELLI ALESSANDRA TOMMASINO)

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico