An attacca Lettieri su Impreco

di Redazione

Antimo VerdeGRICIGNANO.Il caso Impre.Co, il consorzio del polo tessile, scatenata l’offensiva di Alleanza nazionale contro l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Lettieri. «Questa maggioranza deve andarsene immediatamente a casa», tuona il consigliere alleanzino Antimo Verde.

Che com’è nel suo stile non usa giri di parole per mettere sotto accusa la squadra di governo. A far infuriare il combattivo esponente dell’opposizione la risposta del viceministro per lo Sviluppo economico, Sergio D’Antoni, ad un’interrogazione presentata dal senatore Gennaro Coronella. Incalzato dalla sezione di An di Gricignano, il parlamentare ha chiesto chiarimenti Imprecoa D’Antoni su un avviso di garanzia a carico dei vertici del consorzio Impre.Co per «indebita percezione dei finanziamenti sulla legge 488». «E dal viceministro – fa sapere Verde – è arrivata la conferma dell’inchiesta aperta dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere». E proprio questa notizia ha fatto letteralmente infuriare il consigliere d’opposizione: «La sezione di An di Gricignano ha chiesto al senatore Coronella di intervenire – sottolinea Verde -, perché circolavano voci troppo discordanti in merito alla questione Impre.Co. Finalmente è giunta la risposta del ministero, una risposta che conferma le nostre denunce e le nostre battaglie per l’affermazione della verità». Verde esprime un giudizio sprezzante sull’attuazione del progetto, presentato come un importante volano per lo sviluppo dell’Agro e per la creazione di posti di lavoro per i di disoccupati locali. «Impre.Co è ormai un cadavere putrefatto, un altro di quegli aborti industriali di cui le nostre zone sono purtroppo costellate. In questo caso, però, c’è anche un’aggravante: non solo non sono stati creati nuovi posti di lavoro – sbotta l’alleanzino -, ma addirittura sono stati creati nuovi disoccupati». Secondo il consigliere di minoranza, oltre al danno ci sarebbe stata anche la beffa perché è andato in fumo il lavoro agricolo sulle terre che sono state espropriate per costruire i capannoni. Senza appello la condanna per le presunte responsabilità dell’amministrazione: «Abbiamo saputo – tuona Verde – che il Comune era stato debitamente informato dalla Regione di quanto stava accadendo, per questo riteniamo che questa maggioranza debba andarsene immediatamente a casa perché – conclude Verde – se essa sapeva è colpevole di fronte al popolo, se non sapeva è una maggioranza completamente inutile».

Il Mattino (ENRICA MANGIACAPRE)

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