Puc di Villa Literno, si potrà costruire nel centro storico

di Redazione

l'ingegner Claudio Valentino VILLA LITERNO (Caserta). Il chiarimento arriva direttamente dall’Ente attraverso una relazione dell’ingegnere comunale Claudio Valentino, che supporta le sue affermazioni con precisi riferimenti normativi.

Citando dall’articolo 22 delle Norme Tecniche di Attuazione, l’ingegnere chiarisce che una volta approvato il Puc, verrà dato il via alla redazione dei Piani Urbanistici Attuativi, e quindi “sui suoli allo stato inedificati, le nuove costruzioni potranno essere previste dai Pua con valenza di Programma Integrato (ex L.R. 3/96)”, in maniera organizzata e corretta, con adeguamento degli standard di qualità abitative, anche attraverso un complesso integrato ed organico di interventi riguardanti le funzioni ed i servizi urbani, in sinergia tra pubblico e privato. In parole povere, si potranno costruire abitazioni, ma rispettando le direttive del Puc,il cui fine è proprio quello di prevenire l’urbanizzazione selvaggia, dando un senso organico al centro urbano cittadino. “Probabilmente – spiega Valentino – si è creato un malinteso perché la definizione stessa di Centro Storico non è univoca”. La più antica e l'ingegner Valentino mostra il nuovo Puc di Villa Liternoconsolidata (risalente al 1968), definisce il Centro Storico come “parte del territorio interessato da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale”. È su questo tipo di Centro Storico che si interviene solo con strumenti di recupero urbano, dedicati alla conservazione dell’esistente, mediante interventi di manutenzione e restauro. La Legge Regionale 26/2002 ha però modificato il concetto di Centro Storico, introducendo il principio che tale antica zona della città non debba necessariamente essere caratterizzata da edifici monumentali o di particolare pregio architettonico, bensì sia “l’impianto urbanistico che è stato centro di cultura locale e che conservi l’aspetto o i connotati d’insieme della città storica o di una consistente parte di essa”. In parole povere, non la zona dove sorgono edifici antichi ma il posto dove si è fatta la storia della città: indubbiamente piazza Marconi e le strade adiacenti rientrano in questa definizione di Centro Storico, che non a caso nel Puc è chiamato “Zona A di interesse ambientale”. Il suo perimetro è noto ai consiglieri fin dal settembre 2003, quando fu approvato in Consiglio Comunale con il Programma di Valorizzazione e inviato alla Regione. Su tale tipologia di Centro Storico si può intervenire con i Programmi Integrati di riqualificazione urbanistica edilizia ed ambientale (L.R. 3/96), promuovendone l’attuazione attraverso l’intervento pubblico e privato. Insomma: si può costruire.

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