La storia di Antonio Tessitore fa il giro d”Italia

di Redazione

Antonio Tessitore (a sinistra) con l'amico Pietro Cuccaro, addetto stampa del Comune di Villa LiternoVILLA LITERNO (Caserta). La storia di Antonio Tessitore ormai è famosa in tutta Italia. “Agenda Coscioni”, bollettino periodico dell’associazione fondata da Luca Coscioni (anche lui, come Antonio, affetto da Sla), ha pubblicato un lungo articolo sull’attività della cellula liternese dell’associazione e in particolare sull’incontro di Antonio con Fabio Cannavaro, in occasione dell’ultima Partita del Cuore, giocata a Napoli.

Il testo dell’articolo:

l'articolo di Antonio ha abbracciato Fabio Cannavaro lo scorso 29 Maggio, nell’intervallo della Partita del Cuore giocata a Napoli fra la Nazionale Cantanti e la squadra della “Fondazione Cannavaro-Ferrara”. Era un anno che lo rincorreva. Da quando, il 9 luglio 2006, giorno della finale di Berlino Italia-Francia, inviò in Germania una lettera al capitano degli Azzurri che si apprestavano a diventare Campioni del Mondo. Fabio era stato suo compagno in esercito, oltre 10 anni fa, nel II° reparto atleti al Centro Direzionale di Napoli. A Fabio Cannavaro e alla fondazione che guida con Ciro Ferrara Antonio ha chiesto aiuto per supportare le istanze dell’associazione “Luca Coscioni”. In particolare per fare pressioni sulla Regione Campania per avere la tanto attesa firma di Antonio Bassolino sul progetto “Libertà di Parola”. È da un anno che si aspetta. Da quando, sempre nel Luglio 2006, insieme ad Antonio e Maria Antonietta, firmarono un protocollo d’intesa sul progetto anche il sindaco di Villa Literno Enrico Fabozzi e il presidente della Provincia di Caserta Sandro De Franciscis. Probabilmente il più grande risultato raggiunto finora dalla cellula campana dell’associazione “Luca Coscioni”.

Antonio infatti non è solo consigliere generale, ma anche responsabile per la Regione Campania. Ha cominciato la sua attività circa 3 anni fa, dopo aver scoperto per caso di avere la Sla. All’inizio la sua mano ha cominciato a non rispondere più ai suoi comandi. Progressivamente il resto del corpo ha cominciato a fare i capricci. Ed ora, braccia e gambe sono ferme. E la deglutizione è faticosa (ma la cosa non gli impedisce di fumare anche se ci ha promesso che smetterà presto). La cellula Liternese ha via via assunto una connotazione di matrice istituzionale, grazie all’impegno del sindaco Fabozzi (che è intervenuto all’ultima riunione del Consiglio Generale) e all’addetto stampa del Comune, Pietro Cuccaro, che segue da vicino le battaglie del nostro Antonio. L’ultima in ordine di tempo, la richiesta ai lidi balneari del Litorale campano di dotarsi della sedia a rotelle gonfiabili denominata Job (acronimo partenopeo di “Jamme ‘o bagno”, che sta per “andiamo a fare il bagno”) prodotta dall’azienda napoletana Neatech. Grazie a Job, i cittadini non autosufficienti possono non solo andare in spiaggia ma anche fare il bagno nell’acqua del mare, esperienze precluse a chi si muove su una normale sedia a rotelle. “Non chiediamo una vita normale, ma toccare di nuovo l’acqua del mare”, ha spiegato Antonio Tessitore nel suo appello.

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