Inchiesta Chernobyl: il Comune sta valutando se costituirsi parte civile

di Redazione

RifiutiVILLA LITERNO. Il Comune di Villa Literno ha accolto con sorpresa e preoccupazione la notizia dell’inchiesta denominata “Chernobyl”. Il sindaco è fuori dall’Italia. A parlare per lui è Antonio Ciliento, capogruppo Ds in consiglio e portavoce dell’amministrazione in materia ambientale: da un lato, esprime soddisfazione e si complimenta con le forze dell’ordine per aver smascherato le attività illecite e fortemente nocive per il territorio, ma dall’altro manifesta seria preoccupazione per i danni che sono stati arrecati al territorio stesso.

Danni che, si teme, saranno irreparabili. Il territorio di Villa Literno non risulta essere coinvolto dalle attività illecite rintracciate dalla magistratura, ma pure vengono evidenziati danni al territorio campano che Villa Liternonon restano certo circoscritti agli ambiti comunali. Le tematiche ambientali non seguono logiche di questo tipo ma vanno affrontate secondo un’ottica che vada al di là delle divisioni comunali. Per questo, il Comune di Villa Literno sta valutando l’opportunità di costituirsi parte civile nel processo. “Una cosa però è certa– spiega Cilientoquesta inchiesta conferma quanto noi andiamo dicendo da tempo: il vero pericolo per le nostre terre non è dato dalla gestione dei rifiuti solidi urbani, non dai termovalorizzatori, non dalle ecoballe, ma dal traffico illegale di rifiuti tossici che, se gestiti in modo approssimativo, finiscono fra le mani di gente senza scrupoli che non si preoccupa di pregiudicare il futuro dei propri figli”. Ciliento si spinge anche ad una riflessione generale sulla lotta all’inquinamento: “mentre l’opinione pubblica era distratta dal sito di ecoballe, che ha avuto un clamore spropositato rispetto ai reali pericoli che comporta per la salute, nessuno, tranne noi e le forze dell’ordine, aveva denunciato seriamente che continuava l’opera di spandimento di compost tossico sui nostri terreni”. Il Comune di Villa Literno in tal senso ha tracciato una strada maestra, vietando la pratica dello spandimento di compost sui terreni comunali e dando in concessione il ritiro e il trattamento della parte umida del rifiuto a ditte specializzate che si sono sottomesse ad una gestione strettamente controllata dall’Ente: “chi è fuori da questa strada è nemico del popolo di Villa Literno. Ancora una volta, quindi, la tracciabilità del rifiuti lungo una filiera gestita o strettamente crontrollata dalle Istituzioni si è rivelata essere il modo migliore e più sicuro di trattare i rifiuti. Questo insegnamento si spera valga anche a risolvere l’emergenza rifiuti solidi urbani che stiamo vivendo, attraverso una seria assunzione di responsabilità da parte degli Enti Locali: “bisogna smetterla di vedere lo Stato e la Regione come nemici– ammonisce Ciliento- ma capire che se ognuno non farà la sua parte sarà il caos”.

Pietro Cuccaro – Addetto Stampa
Comune di Villa Literno (CE)
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