Case popolari ecologiche a Villa Literno

di Redazione

interno di una VILLA LITERNO (Caserta). Approvato dalla Giunta il progetto preliminare per la realizzazione delle cosiddette “Ecocase”. Si tratta di un nuovo Piano di Edilizia Residenziale Pubblica, rivolto alle fasce più deboli e alle giovani coppie, che anziché costruire le famigerate “case popolari” (casermoni spesso esteticamente inguardabili) utilizzerà le moderne tecniche di “bioarchitettura”, coerenti con la Convenzione Europea del Paesaggio.

Oltre ad essere esteticamente belle, le case rispetteranno i moderni canoni di architettura compatibile con l’ambiente, a basso impatto sull’ecosistema e con moderne tecniche di risparmio energetico. Le cosiddette “Ecocase” sono strutture concepite secondo un’ottica innovativa, certificate da uno specifico marchio di qualità, che dovranno soddisfare determinati standard in quattro campi: uso di materiali naturali, risparmio energetico, isolamento acustico, cura per l’ambiente esterno. Il progetto regionale prevede un contributo (circa 20mila euro) alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa e la sottoscrizione di un mutuo a tasso agevolato per la restante parte, per un totale di circa 120mila Euro, sufficienti per l’acquisto di una abitazione di circa 100metri quadrati. La realizzazione del nuovo quartiere si inserisce in un più ampio programma pilota di riqualificazione urbana ed ambientale, finalizzato al recupero, al risanamento ed alla bonifica del territorio dell’area territoriale di Villa Literno. L’area scelta è quella di via delle Figliuole, codificata nel Puc come zona destinata alla realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica, convenzionale o agevolata (C1). Nella zona nasceranno un parco urbano, con tutti i servizi e sottoservizi necessari, e uno spazio polifunzionale, utilizzabile come area fiera ma anche per ospitare particolari eventi sul territorio (concerti, sagre) e un mercato ortofrutticolo. Ai terreni, la Giunta Municipale ha posto la scorsa settimana un vincolo di esproprio. La scelta dell’area era stata concordata a suo tempo con l’assessore regionale Gabriella Cundari.

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