400mila firme contro la privatizzazione dell’acqua

di Redazione

Acqua PubblicaCirca 400mila firme, raccolte da più di 1000 coordinamenti di base in tutt’Italia, sono state consegnate al presidente della camera Fausto Bertinotti lo scorso 5 luglio.

La petizione popolare è stata lanciata per evitare che l’acqua, bene pubblico e indispensabile alla vita, ad ogni vita, fosse privatizzata con il pericolo di rendere l’acqua merce di scambio e di profitto per pochi a danno di molti. Un primo risultato si è ottenuto con il decreto Bersani che ha approvato la moratoria contro ogni forma in atto di privatizzazione dell’acqua, in attesa di un riordino della materia. Grande risultato ha ottenuto il coordinamento dell’agro aversano, con l’Associazione Scuola di pace don Peppe Diana quale capofila, che ha raccolto più di 1200 firme che sono state consegnate al coordinamento campano. Un brillante risultato di impegno e di sensibilizzazione che ha visto impegnate in una incessante collaborazione, oltre le associazioni, anche le parrocchie di Casal di Principe, del Santuario della Madonna di Briano, di S. Marcellino, S. Antimo, Trentola, S.Sossio ecc. Ma l’impegno prosegue e non bisogna distogliere l’attenzione proprio ora, – dicono quelli della Scuola di pace che insieme all’ass. Santuario Madonna di Briano e ad altre associazioni, già annunciano un intenso settembre di sensibilizzazione e di mobilitazione sui temi ambientali dal titolo: aria, acqua, terra e fuoco la salvaguardia del creato in terre martirizzate. Si tratta di 4 appuntamenti sui temi ambientali che stanno martoriando tutto il territorio e che ha visto lanciare l’allarme malattie dall’Organizzazione mondiale della sanità, con la presenza di esperti del settore, laboratori per ragazzi, teatro a tema, concerti e mostre fotografiche e pittoriche, azioni di denuncia e di educazione per migliorare le risorse positive che ancora esistono sui territori dell’agro aversano.

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