Tirozzi: “Non sarò io a passare in maggioranza”

di Redazione

Giovanni TirozziAVERSA. “Non sono io il consigliere di minoranza che passerà alla maggioranza”. A parlare, e specificare la sua posizione Giovanni Tirozzi, consigliere eletto nel Pda di Giuseppe Stabile.

Malgrado le defezioni della lista civica guidata dai fratelli Stabile, infatti, il neo consigliere, alla quarta esperienza in consiglio comunale malgrado la giovane età, non è intenzionato a lasciare. “Sono stato eletto nel PdA e nella coalizione di centro-sinistra dove resto”. L’esperienza consiliare di Tirozzi è cominciata nella seconda Amministrazione Ciaramella con un exploit non passato inosservato e nessuno. Il consigliere del PdA, infatti, appena aperto il consiglio comunale prese la parola cercando di invalidare il consiglio perché all’ordine del giorno mancava l’approvazione del verbale della seduta precedente, ovvero il verbale della seduta dell’ultimo consiglio della prima Amministrazione Ciaramella. Dopo un avvio così scoppiettante, sembrava che Tirozzi fosse pronto a lasciare l’opposizione come i suoi ‘colleghi’ Adolfo Giglio e Stefano Di Grazia. Nella giornata di giovedì, infatti, Giglio ha ufficializzato il suo passaggio nel gruppo consiliare del Nuovo Psi, mentre Di Grazia, ancor prima del primo Giuseppe Stabileconsiglio comunale, aveva già reso noto di non aderire al gruppo del PdA dichiarandosi indipendente. Resta, però, la convocazione di Valerio Ferrara, presidente della civica “III polo-Diritti e Libertà” per una riunione del suo movimento civico per mercoledì prossimo 18 luglio, alle ore 18.30, con tutti i simpatizzanti ed i candidati alle scorse amministrative. Per l’occasione è stata invitata anche la stampa perché nel corso della riunione sarà presentato “un nuovo consigliere comunale eletto nella minoranza che aderirà al gruppo Diritti e Libertà”. Esclusosi ufficialmente anche Tirozzi, si riapre il toto-nomi sul consigliere dell’opposizione che lascerà la formazione politica dove è stato eletto per aderire alla maggioranza. Le autoesclusioni ufficiali di Tirozzi, Capasso e Di Grazia (che ancora una volta ha ribadito: “Il mio percorso politico continuerà in un partito di centro-destra e non più in una lista civica”) non fanno capire facilmente chi sarà il consigliere che lascerà l’opposizione, considerando che restano solo in nove, ma che alcuni consiglieri, come Mimmo Rosato, Giuseppe Stabile, Imma Lama, Paolo Santulli, Francesco Gatto e Raffaele Pellegrino è piuttosto improbabile che possano passare in maggioranza.

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