Squeglia bacchetta la Margherita aversana e nomina un nuovo responsabile

di Redazione

Pierino SquegliaAVERSA. Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’onorevole Pierino Squeglia, segretario provinciale della Margherita, che rappresenta un durissimo attacco a quanti fino ad ora hanno rappresentato il partito ad Aversa e con cui si ufficializza la nomina provvisoria di Angelo Lettera (dirigente provinciale Giovani Margherita) a responsabile cittadino.

“Il risultato elettorale delle ultime amministrative ad Aversa è stato il naturale risultato di un partito allo sbando, chiuso in se stesso, dilaniato in un letale gioco di contrapposizioni pregiudiziali e precostituite e di alleanze momentanee e ballerine; un partito vittima di protagonismi esasperati con una totale assenza del senso della squadra. Sono state tentate tutte le strade possibili per tenere il partito unito, anche accettando contraddittorie iniziative assunte a livello locale, ma tutto è stato inutile.

E, così, siamo arrivati alle elezioni con una lista a tutto funzionale tranne che a conseguire il risultato migliore per il partito: su trenta candidati, 25 hanno ottenuto risultati oscillanti da 0 a 30, di questi 10 hanno ottenuto 0 voti (vale a dire che nemmeno loro si sono votati).

Significativo, a tal fine, l’episodio degli isterismi e dei malumori derivanti dal fatto che la segreteria provinciale si era permessa di suggerire l’inclusione in lista di un candidato (il cui risultato ha sicuramente contribuito a permettere alla Margherita di raggiungere il quorum e, quindi, di ottenere l’unica rappresentanza in Consiglio comunale).

MargheritaTutto questo a dire di un partito ridotto a mera salvaguardia dell’interesse politico personale; un partito in cui la presenza di altri è stata considerata non un arricchimento ma un ostacolo e un danno per se stessi.

Una nota a me coindirizzata e pervenutami qualche giorno fa (sottoscritta da sedicenti componenti di un direttivo mai eletto) e contenente osservazioni farneticanti, del tutto estranee al modo di essere e di comportarsi dei cattolici democratici e popolari e tipiche, invece, di una cultura che ritenevamo del tutto debellata, dimostra che, nonostante la lezione elettorale, non c’è volontà di mettere un punto fermo sul passato e sugli errori commessi.

Mentre un punto fermo, azzerare la situazione pregressa è, invece, quello che responsabilmente dobbiamo fare.

Il passato non dobbiamo dimenticarlo soprattutto perché ci serve ad evitare gli errori che non vanno ripetuti, ma a noi politici tocca vivere il presente e costruire il futuro. Dobbiamo fare un grande sforzo per eliminare la confusione che regna sovrana e fare chiarezza per costruire un organismo solido ed autorevole.

È per queste motivazioni che, nell’invitare quanti ancora utilizzano cariche mai democraticamente attribuite ad organismi non sorretti da delega democratica ad astenersi dall’iniziative per conto ed in nome del partito della Margherita, invito il giovane Angelo Lettera ad assumere momentaneamente il ruolo di responsabile della Margherita per il Comune di Aversa.

Allo stesso, nell’invitarlo ad avere un rapporto di riferimento continuo con la presenza istituzionale che abbiamo nel consiglio comunale, viene affidato il compito di:

1) una sollecita verifica delle disponibilità su cui oggi la Margherita può contare, chiamando a raccolta quanti ancora hanno volontà di offrire in spirito di dedizione e di generosità il loro contributo per rafforzare la presenza in Aversa dei cattolici democratici e popolari;

2) promuovere iniziative pubbliche tese a suscitare l’attenzione e a facilitare l’approccio alla Margherita di nuove forze e nuove energie, che insieme con noi vorranno venire a costruire il Partito democratico.

L’incarico deve essere portato a termine entro e non oltre la fine di settembre.

L’incarico temporalmente definito, affidato ad un giovane, non di Aversa, non è contro nessuno ma è da ritenersi l’unico strumento allo stato possibile per mettere la parola fine ad un passato di contrapposizioni personalistiche, per dare unicità ed organicità al Partito, per azzerare la situazione e per creare un terreno, che liberatore dissodato, è pronto ad accogliere l’impegno di quanti sono disponibili a profondere le loro energie umane, culturali e politiche, per costruire con la Margherita, un grande Partito Democratico”.

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