Ospedale, da agosto si rischia il blocco dei servizi

di Redazione

Crisi al AVERSA. Gente dell’agro aversano non vi ammalate perché dal prossimo mese il presidio ospedaliero “Moscati” di Aversa non potrà garantire i servizi necessari al fabbisogno degli utenti.

Questo è il drammatico “dictat” venuto fuori dalla riunione tenuta ieri dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil sullo stato di salute del nosocomio. Sono, infatti, più di quattro mesi che i sindacati tentano di avere un colloquio costruttivo col direttore sanitario Antonella Molese, ma invano. Anche alla riunione di ieri la dirigente ha disertato l’incontro. “Nonostante abbiamo un formale mandato prefettizio” – si legge nella nota dei sindacati – il direttore Molese non riesce ad impostare una seria relazione sindacale continuando ad emettere decisioni unilaterali e provvedimenti tampone che a nulla valgono, ma piuttosto peggiorano una situazione già grave di per sé, ora ancora più temibile con l’avvento del mese di agosto, notoriamente mese di emergenze. Crediamo che questo direttore sanitario sia incompetente, non riesce a gestire né la continuità dei servizi da erogare, né l’amministrazione delle risorse umane”. Ma il quadro della situazione è ancora più grave. Si è giunti ad una situazione del Pronto Soccorso insostenibile. Solo due medici e due infermieri ad affrontare il lungo mese di agosto e, addirittura, non è possibile prevedere un piano turnazione ferie perché il personale manca, per non parlare della richiesta di mobilità fatta da tutti i dipendenti del reparto. Alla mancanza di personale va ad aggiungersi la situazione di precaria pulizia dell’intero ospedale, famosa ormai oltre i confini regionali. Una denuncia effettuata qualche giorno fa dagli operatori della sala operatoria, mette in luce un’impressionante e pericolosa escalation di infezioni sviluppate per la mancanza di sterilizzazione e di pulizia. Il presidio ospedaliero aversano è secondo per grandezza solo a quello di Caserta, ed ospita non solo l’utenza dell’intero agro, ma anche quella dell’immediato interland napoletano: Melito, Giugliano, Secondigliano, etc. Stanchi di questa situazione, i sindacati chiedono al direttore generale Angela Ruggiero la testa della Molese e, nelle more, l’intervento del Prefetto di Caserta per risolvere uno dei problemi più annosi dell’intera Asl Ce/2, perché ricordiamo sempre che la salute di noi cittadini rimane il bene più importante.

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