Legambiente dice No ai lavori nel parco Pozzi

di Antonio Arduino

LegambienteAVERSA. L’amministrazione comunale ha deciso di rovinare il Parco Pozzi. La pensa così Legambiente che a nome dei “cittadini amici di parco Pozzi” dice no all’iniziativa.

“Con la scusa ufficiale di voler aprire il Parco alla città, ma con l’intento reale di ampliare le strade circostanti, l’amministrazione comunale –scrive Nicola Ciccarelli rappresentante provinciale di Parco Pozzi (un Progetto)Legambiente in un comunicato trasmesso alla stampa- vuole abbattere il muro di cinta dell’area del parco e arretrare la linea perimetrale con la creazione di una scarpata”. Una scelta sbagliata per gli ambientalisti perché dannosa, inutile, non condivisa, non partecipata, costosa, illegale. “Dannosa, perché –spiega Ciccarelli- riduce l’area verde a disposizione dei cittadini, in una zona come la nostra intensamente urbanizzata e a forte rischio ecologico anche per la cronica emergenza dei rifiuti. Inutile, perché non risolve il problema del traffico, ma sottraendo ossigeno, ci regala più anidride carbonica. Non condivisa, perché non accettata da tanti cittadini, che vedono in tale operazione lo snaturamento delle caratteristiche di un parco, che con i benefici effetti del verde salva e isola dallo smog e dal caos cittadino. Non partecipata, perché in una decisione così importante, non sono state coinvolte né la Consulta ambientale, né le associazioni ambientaliste. Costosa, perché un milione di euro (costo dell’operazione) per produrre tanti danni è davvero tanto. Illegale, perché viola palesemente i vincoli del Piano Regolatore sul Parco”. Un aspetto, questo ultimo, che avrebbe già messo in moto il Codacons. L’associazione nazionale dei consumatori, infatti, dopo aver presentato formale diffida a sospendere i lavori nell’area, si appresterebbe a trasmettere un esposto alla Procura della Repubblica perché intervenga al fine di evitare danni irreparabili al Parco. Ma ancora non basta. Per gli ambientalisti al Condacons devono fare eco i cittadini “Invitiamo –conclude la nota di Ciccarelli- per protesta tutte le associazioni e i movimenti di ispirazione democratica a non collaborare con questa Amministrazione, evitando di chiedere patrocini a chi non rispetta il verde e l’essenza stessa della democrazia,la partecipazione”. “Organizziamo forme di protesta civile per difendere il Parco e per evitare che lo slogan con cui il Sindaco ha vinto le recenti elezioni: “La città cambia”, si trasformi in un invito per i cittadini che hanno a cuore Aversa di diverso significato: “Cambia città”: cioè andatevene!!!”

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